Nell’immensa bibliografia su Leonardo a livello mondiale, mancava del tutto una biografia completa e affidabile del genio di Vinci. Carlo Vecce colma questa lacuna sulla base delle ricerche più aggiornate, scrivendo il primo racconto della vita di Leonardo tracciato quasi giorno per giorno. I dettagli anche minimi, e finora trascurati, che riguardano i suoi manoscritti e la sua opera grafica e figurativa, aprono nuove prospettive.
La voce dei suoi contemporanei è fatta di vita e di sangue, di ricordi che appartengono a chi l’ha conosciuto di persona o ha almeno registrato quel che ha sentito dire di lui: sono documenti, carte dei suoi familiari, contratti, lettere, cronache, dichiarazioni fiscali, denunce e processi, relazioni degli ambasciatori, taccuini di artisti e ingegneri, lodi di poeti, cortigiani e segretari dei potenti. Carlo Vecce vi aggiunge la voce stessa di Leonardo, fatta di parole e di immagini. Le parole, che scorrono nella scrittura quotidiana di migliaia di pagine in quaderni, taccuini, fogli sciolti; e le immagini, che si fissano in altre migliaia di disegni, schizzi, grafici e in pochi sublimi dipinti. Forse è la più grande delle invenzioni di Leonardo, una forma di comunicazione globale, straordinaria nella sua modernità.
Tra oralità e scrittura, parola e immagine Leonardo cerca di catturare e rappresentare la varietà, la mobilità, l’impermanenza della natura, della quantità continua in perpetuo divenire. Una scrittura infinita, aperta, libera, senza gerarchie. Una scrittura “futura”, una sfida al tempo e alla morte. Un’opera immensa, proiezione di una mente prodigiosa che, libera da ogni schema e pregiudizio, lascia aperta ogni possibilità. Un canto di libertà
Carlo Vecce, accademico dei Lincei, studioso della civiltà del Rinascimento, si è dedicato soprattutto alla figura e all’opera di Leonardo da Vinci. Per Giunti ha pubblicato, con Carlo Pedretti, il Libro di pittura (1995) e il Codice Arundel (1998), e numerosi altri volumi, fino ai recenti “La biblioteca di Leonardo” (2021) e “Il sorriso di Caterina” (2023).Ha diretto programmi di cooperazione culturale in India e in Cina. Insegna all’università di Napoli L’Orientale.
Venerdì 17 maggio, Biblioteca San Giorgio, Auditorium Terzani, Pistoia, ore 16.30. Presenta Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Internazionale Ceppo e editor Giunti Editore. Interventi di Margherita Melani, Fondazione Carlo e Rossana Pedretti, e di Matteo Moca, giurato del Premio Ceppo. Saluti di Giuseppe Previti, Giallo Pistoia e Rossella Chietti, Amici della San Giorgio
Sabato 18 maggio, Fondazione Poma, Pescia. Introduce Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Internazionale Ceppo e editor Giunti Editore. Saluti di Paolo Trinci, presidente della Fondazione Poma
ore 10.00: incontro con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
ore 17.30: incontro col pubblico. Interviene Laura Melosi, Università di Macerata.
Fonte: Premio Ceppo
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