"Biblioteca San Miniato Basso a rischio sicurezza e azione antisindacale del Comune"

Lucio Gussetti
Lucio Gussetti (foto gonews.it)

In data 14 marzo il sindaco di San Miniato Simone Giglioli ha emesso una ordinanza con la quale si è stabilita la chiusura al pubblico fino a nuova disposizione della biblioteca comunale e dell’archivio di deposito a San Miniato Basso in via De Amicis al fine di prevenire gravi pericoli in danno della pubblica incolumità.  Un provvedimento urgente e grave che poi qualcuno ha tentato goffamente di camuffare come chiusura dettata dalla necessità di digitalizzare l’ufficio. Una pura menzogna.

In realtà, dal verbale dei vigili del fuoco depositati in Comune si evince che è stato formalmente denunciato dal “Rappresentante dei lavoratori  per la sicurezza” che  la struttura che ospita  biblioteca e archivio è priva da anni di impianto antincendio nonostante che nei detti ambienti, oltre a tonnellate di materiale infiammabile, giacciono numerose bombole di gas azoto di pertinenza del vecchio impianto oramai dismesso da molti anni ma non rimosso e forse  neppure messo in sicurezza.

Oltre a ciò si denuncia che l’impianto di riscaldamento e condizionamento da anni è fuori uso, sottolineando infine un sovraccarico degli scaffali – da tempo non monitorati per ancoraggi e carichi - che accentuano l’insicurezza degli ambienti di lavoro. A seguito di questa segnalazione sono intervenuti i Vigili del Fuoco i quali non hanno smentito la pericolosità degli ambienti che ospitano la biblioteca e l’archivio storico, mentre la ASL coinvolta deve ancora esprimersi.

Ci troviamo quindi in una situazione di elevato rischio ignorata per anni dalla Amministrazione Comunale, aggravata dal fatto che i locali in questione sono limitrofi ad ambienti frequentati da scolaresche – Museo della Scrittura - e tre appartamenti di civile abitazione.

Oltre ad un grave e prolungato disinteresse per la incolumità dei lavoratori, non si puo dimenticare che la legge – dlgs 81/80  art. 50 –  disciplina il ruolo del  “Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza” prevedendo stringenti  tutele a sua protezione, in particolare detta figura "non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali".

Poiché successivamente  alle denunce fatte dal “Rappresentante  dei lavoratori per la sicurezza”, avallate anche da altri dipendenti, dopo qualche settimana il Comune di San Miniato ha deciso una diversa organizzazione del lavoro presso la biblioteca e l’archivio, con la conseguenza che i 7 impiegati che vi lavorano da oltre 20 anni a fine maggio perderanno il posto di lavoro.  Siamo di fronte ad una azione antisindacale?

Per noi il rispetto della incolumità dei lavoratori e dei loro diritti sindacali non sono solo uno slogan da sbandierare nella festa del primo maggio ma un concreto obiettivo, anche per questo è ora di voltare pagina.



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