La Fidapa San Miniato ed il Comune di Santa Croce ricordano il pittore Cristiano Banti

Sabato 11 maggio alle ore 10 presso la saletta Vallini della Biblioteca Adrio Puccini in Santa Croce, avrà luogo la Conferenza sul pittore Cristiano Banti dal titolo “Fascino femminile e committenze controverse: Cristiano Banti e Giovanni Boldini”. La conferenza è stata organizzata dalla Fidapa sez. San Miniato unitamente al Comune di Santa Croce. Rientra altresì nelle proposte del Comune stesso assieme al Rotary Santa Croce Montopoli Comprensorio del cuoio, Rotary Fucecchio Santa Croce sull’Arno e Lions Club San Miniato, volte a commemorare il bicentenario dalla nascita del pittore macchiaiolo Santacrocese. Cristiano Banti (1824-1904) non fu soltanto uno dei massimi esponenti del gruppo macchiaiolo. Alle sue qualità di pittore, seppe unire un raffinato gusto collezionistico riunendo nelle sue dimore una preziosa raccolta di opere di arte antica e moderna, esercitando al contempo, con grande intelligenza e generosità, il ruolo di mecenate e di mentore nei confronti dei giovani talenti che incrociarono il suo cammino. Fra questi, Giovanni Boldini (1842-1931) fu quello che strinse con lui il sodalizio più lungo e fruttuoso: capace di segnare in profondità non solo la sfera poetica di entrambi, ma anche quella degli affetti e dei sentimenti (Boldini fu per lunghi anni legato alla figlia di Banti, Adelaide, che ritrasse in una serie di piccole e affascinanti tele). Banti fu per Boldini un riferimento fondamentale nei primi anni della sua attività. Il pittore di Santa Croce sull’Arno guidò il giovane talento ferrarese alla scoperta dei grandi maestri del passato, gli fu prezioso consulente nella messa a punto dello straordinario ciclo murale della Villa Falconiera (1868) eseguito per la gentildonna inglese Isabella Falconer, la cui biografia nasconde una delle più incredibili vicende umane che abbiano un legame con la storia pittorica dell’Ottocento italiano. Nelle opere di Cristiano Banti troviamo rappresentate donne, eleganti e raffinate, colte nei loro momenti quotidiani e di vita lavorativa e per lo più all’aperto. Il pennello “a macchie”, mette in risalto la rappresentazione con colori delicati evidenziando le aree di luce e ombra. L’evento sarà un’occasione unica per conoscere, ricordare ed onorare un artista che ha reso merito al territorio, dando altresì luce alla donna, avendo avuto la componente femminile ampia influenza sulle opere del pittore

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