Leoncino da tastiera. Il candidato a Sindaco della nostra città e delle liste che lo sostengono, Alessio Mantellassi, ha minacciato di querela un nostro concittadino. Beccandosi fra loro su FB gli avrebbe dato del fascistello. Mi dispiace che in questa competizione si parli, e si possa arrivare ad una querela che da minaccia si potrebbe trasformare in atto giuridico. Il candidato a sindaco la ritiene “l’offesa più grave” che possa ricevere. Adesso usa un NOI, socializzando così una querela che non riguarderebbe solo lui.
Barcollando in “facebucche” mi sono fatto un’idea. Cerco di esprimerla evitando querele che già a minacciarle intimorisce l’accusato di turno che secondo l’ingiuriato va portato davanti al giudice e sanzionato con un tot di euro. La querela in politica, diciamo così, non era di moda. In questi ultimi tempi assistiamo, spesso a personaggi politici e istituzionali che la brandiscono come un randello nei confronti, di chi sta sotto. Oggi si potrebbe dire che un politico, in senso lato, se vuole essere à la page è tentato di usarla contro una bestemmia nei suoi confronti. Una ingiuria, una espressione offensiva contro persone o cose a cui è dovuta riverenza. Non è il caso tuo, scusami se mi permetto questo tono confidenziale, che spero continui. Ma, quando ho saputo della tua scelta mi è apparsa l’immagine di Luciano Canfora che sostenuto dalla mazza sale con la sua testa meravigliosa le scale di un tribunale perché, la Meloni si è sentita ingiuriata quando era ancora solo la Meloni. Nessun accostamento alla nostra Presidente del Consiglio. Stai tranquillo anch’io ritengo sgradevole essere definito “fascistello”. Tu sai che l’ingiuria è stata depenalizzata, il reato resta solo se le maldicenze, le offese e gli insulti vengono proferiti in assenza dell’interessato. Non mi pare il tuo caso, caro Mantellassi. Stavi chattando con Giovanni, con vivacità in un botta e risposta in prima persona. Fosse successo al bar, al massimo, vi sareste mandati a quel paese senza colpo ferire.
Siamo in tempi, ripeto, in cui la querela è brandita con eccesso da chi ha il potere. Fa notizia. In campagna elettorale può essere utile a richiamare solidarietà e sdegno dai sostenitori istituzionali e di partito, da coloro che condividono la proposta che ti hanno fatto. Se la persona dovesse subire una sanzione pecuniaria, tu ci fai sapere a chi la daresti. Chi promuove una querela, se persona pubblica, se politico, dichiara sempre di non incassare alcun euro, tu per aumentare il numero dei giovani da accompagnare a Ebensee, a Mauthausen. Caro Presidente del Consiglio comunale una domanda: è impossibile per la casse del Comune scucire risorse per mandare tutti coloro che hanno ascoltato la storia dei nostri vetrai della Taddei, per restare a Empoli, deportati nei campi e nei lager nazisti e fascisti? Dalle apparenze di spesa del Comune non si direbbe. Non marciare ancora su questa strada ritira la minaccia. Sarebbe una buona sfaccettatura fra le tante che il ruolo di Sindaco deve possedere. Un bel gesto.
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Varis Rossi
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