Due monitor multiparametrici per la Medicina Interna Alta Intensità sono stati donati dalla Fondazione Onlus all’Ospedale di Santa Maria Nuova. La cerimonia di consegna dell’apparecchiatura si è svolta oggi al presidio sanitario nel centro di Firenze. L’acquisto è stato reso possibile grazie ai Rotary club della quadrangolare: il club capofila Rotary Club Firenze Est insieme ai club di Rotary Paris La Défense – Courbevoie, Rotary Bruxelles Ouest, Rotary Wiesbaden Rheingau.
Alla consegna hanno partecipato Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, Tommaso Grassi della Direzione Sanitaria dell’ospedale Santa Maria Nuova, Enrico Fantini, past president del Rotary Club Firenze Est, Sandra Manetti, presidente del Rotary Club Firenze Est, Vieri Vannucchi, direttore Medicina Interna Alta Intensità di Santa Maria Nuova, Barbara Cimolato, direttore facente funzione di Medicina interna di Santa Maria Nuova.
I monitor multiparametrici, Connex Spot Monitor della Welch Allyn, sono apparecchi per il monitoraggio non invasivo e non in continuo dei parametri vitali del paziente: pressione arteriosa non invasiva, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione non invasiva dell'ossigeno arterioso e della temperatura corporea. Presentano numerosi vantaggi rispetto all’apparecchiatura che era precedentemente in dotazione all'ospedale, vantaggi per la sicurezza dei pazienti e per la facilità di utilizzo da parte del personale medico-infermieristico.
La tecnologia dei monitor permette di svolgere la rilevazione dei parametri vitali in maniera precisa e rapida. Il monitor è in grado di generare dei sistemi di allerta di deterioramento clinico che permettono al personale sanitario di attivarsi immediatamente. Il riconoscimento precoce del deterioramento clinico attraverso l’utilizzo di score come Mews o News (già incorporati nel monitor stesso) ha dimostrato un incremento della rapidità di risposta all’eventuale peggioramento del quadro clinico del paziente con una riduzione di mortalità intraospedaliera o trasferimento in terapia intensiva.
Con la tecnologia wi-fi e/o bluetooth, i monitor possono trasmettere il dato direttamente alla cartella clinica presente in reparto permettendo un passaggio automatizzato dei parametri vitali direttamente in cartella clinica, senza la necessità di trascrizione da parte degli infermieri. La possibilità di importare tutti i dati in cartella clinica direttamente dal monitor multiparametrico permette di ridurre il rischio clinico.
“L’utilizzo di questi monitor migliorerà la sicurezza dei pazienti ricoverati in area medica e permetterà al personale sanitario di avere più tempo da dedicare ai degenti - ha sottolineato Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus -. L’automatizzazione del sistema di trascrizione dei dati in cartella clinica riduce il carico di lavoro per il solo rilevamento dei dati di circa 1 minuto per paziente: in un reparto di 40 persone vogliono dire 40 minuti di lavoro al computer in meno. Il che significa avere più tempo di relazione con il malato e migliorare la qualità delle cure”.
Fonte: Ufficio Stampa
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