Ponte Vecchio, il Tar conferma il no alla vendita di borse: le parole di Sara Funaro

Sara Funaro

Al bando la vendita di borse e altri prodotti diversi da orologi e gioielli nei negozi di Ponte Vecchio. A confermare il divieto arriva ora la sentenza n. 457/2024 emessa ieri (16 aprile 2024) dal TAR Toscana, a cui l’azienda Graziella Braccialini S.p.A. era ricorsa contro il Comune di Firenze, che con il provvedimento n. 113037 del 5 aprile 2023 le aveva vietato la vendita di borse nel negozio di proprietà sul Ponte Vecchio.

Grande la soddisfazione espressa da Confcommercio, che insieme all’Associazione Ponte Vecchio si era costituita come controricorrente nel procedimento.

“Un esito forse scontato, visti i fatti, ma di straordinario significato politico – sottolinea il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – Ponte Vecchio e la sua specificità commerciale rappresentano un patrimonio da difendere e tutelare. Anche nel rispetto di una vocazione e di una esclusività che non possono essere messe in discussione. Se borse e complementi dell’abbigliamento come quelli proposti da Braccialini fossero stati vendibili nel luogo più iconico di Firenze” chiosa Marinoni “certamente lo avrebbero fatto prima molti altri brand del territorio e non. L’impegno di tutta la comunità è quello di rispettare le regole che essa stessa si è data. E chi si affaccia in questa comunità dall’esterno è ben accetto se queste stesse regole le rispetta al pari di tutti!”.

La risposta di Sara Funaro

Dichiarazione dell’assessore e candidata sindaca del centrosinistra Sara Funaro sul Tar che ha confermato il divieto di vendita di borse gioiello a Ponte Vecchio

“Siamo soddisfatti della decisione del Tar: è coerente e in linea con la nostra idea di commercio. Il nostro obiettivo è tutelare il commercio di vicinato, la qualità e la pluralità dei negozi, storici e non, sia in area Unesco che fuori. Rafforzando le tutele oggi previste dal regolamento Unesco ed estendendole ad altre zone della città a forte vocazione commerciale, vogliamo difendere i negozi e le botteghe storiche e la vivibilità della nostra città”.

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