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Toscana, una terra di arte, eventi e ispirazioni

La Toscana è una delle regioni italiane con il maggior numero di musei e eventi culturali. Con un biglietto da visita così tangibile, è evidente come il territorio funga altresì da fonte di ispirazione per tantissimi artisti di ieri e di oggi, contribuendo inoltre ad offrire a tutti i visitatori che si spingeranno in questa zona d’Italia un’esperienza davvero indimenticabile.

Eventi culturali, un calendario sempre più ricco

Riprendendo spunto da quanto affermato in apertura di questo breve approfondimento, non si può certamente non esordire ricordando quanto siano numerose e folkloristiche le rievocazioni storiche che vengono riprodotte in Toscana, così come gli eventi culturali che mese dopo mese si snodano in un imperdibile calendario in grado di attirare turisti in ogni momento dell’anno.

Tra gli appuntamenti annuali da non perdere possiamo certamente annoverare il Palio di Siena, il Carnevale di Viareggio o il Maggio Musicale Fiorentino. L’elenco è intuibilmente molto più esteso, e invitiamo tutti i lettori a dare uno sguardo agli eventi previsti durante la propria visita: siamo certi che non mancherà l’imbarazzo della scelta.

Mostre e musei d’arte

Se il panorama degli eventi culturali in Toscana è ricco, lo stesso si può certamente dire per quanto riguarda i musei e le mostre d’arte. I musei toscani custodiscono infatti un’inestimabile miniera di opere d’arte di primissimo piano, come le opere di Michelangelo e quelle di Leonardo da Vinci, solo per citare due degli artisti più iconici, nati proprio nel territorio della regione.

Oltre alle esposizioni strutturali, all’interno dei musei è possibile ammirare delle mostre temporanee e degli eventi celebrativi che contribuiscono ad ampliare ulteriormente l’offerta culturale che la regione può assicurare, offrendo sempre validi spunti e forme interpretative dell’arte.

Non troppi anni fa fu ad esempio organizzata un’interessante mostra dedicata al modo in cui le opere d’arte si sono occupate del gioco e del divertimento. Una collezione che certamente non mostrava opere d’arte con rappresentando le odierne slot nè addirittura i casinò online, l’alternativa digitale che ha praticamente preso il posto delle tradizionali sale da gioco, ed è proprio su quest’ultima categoria che la mostra si dedicava, mostrando proprio gli antesignani di tali forme di divertimento, come le carte e i dadi.

D’altronde, non è certo una rarità che l’arte si sia spesso occupata del mondo dell’intrattenimento e che l’arte visiva abbia contribuito ad ispirare la musica, il cinema o perfino i videogiochi.

Dall’arte al cinema e ai videogiochi

Gli esempi, come accennavamo poco fa, non mancano di certo. Cominciamo dal cinema: le pellicole ispirate alle vicende immortalate nelle pitture oramai non si contano più, a conferma di quanto possa essere prolifica e ispiratrice tale forma d’arte.

Cominciamo con La ragazza con l’orecchino di perla, film del 2003 di Peter Webber, ispirato all’omonimo romanzo di Tracy Chevalier che, a sua volta, ruota intorno all’opera pittorica più conosciuta di Johannes Vermeer, con la ragazza col turbante che è interpretata nel film da Scarlett Johansson.

Del 2014 è invece The Monuments Men, film di George Clooney che non narra le vicende di un unico quadro, bensì di una serie di opere d’arte famose che, come racconta l’omonimo libro scritto da Robert M. Edsel, dovevano essere recuperate da un gruppo di esperti e critici d’arte dopo il saccheggio da parte dei nazisti.

Tra i film più belli annoveriamo poi anche Pollock, del 2000: la pellicola di Ed Harris è incentrata sulla vita di Jackson Pollock, raccontando la storia dell’artista americano e del suo contributo al movimento artistico statunitense, fino alla tragica morte.

Le ispirazioni non mancano nemmeno nel mondo dei giochi. Per esempio, Ico e Shadow of the Colussus, due noti videogames di Fumito Ueda, hanno uno stile visivo unico che ricorda espressamente molte opere di Edward Hopper o quelle di Giorgio de Chirico.

Un altro videogioco che ha tratto ispirazione da molte opere d’arte è The Witness, le cui ambientazioni e i cui enigmi, prevalentemente fondati sulla presenza di illusioni visive e paradossi logici, sembrano ricordare quelle di Escher o di Magritte.

Concludiamo infine citando Gris, un gioco d’avventura la cui componente artistica è ben evidente, così come i richiami al pittore spagnolo Francisco Goya.

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