"E' paradossale che si voglia far passare i Piani urbani integrati, compreso quello per la ristrutturazione dello Stadio Franchi di Firenze, che è anche monumento vincolato, e la rigenerazione dell'area circostante di Campo di Marte, come un favore prevalente al Comune capoluogo e non a tutta la Città Metropolitana. Basta vedere i progetti finanziati, come quello per Mondeggi, per rendersi conto che si cerca un pretesto per fare campagna elettorale".
Così dichiara Massimo Fratini, capogruppo del Pd in Città Metropolitana di Firenze, spiegando le motivazioni per cui è stato respinta oggi, in Consiglio Metropolitano, con i voti dei consiglieri del Pd, una mozione presentata dal gruppo Centrodestra per il cambiamento, emendata da Iv nel dispositivo e sostenuta anche da Territori beni comuni, in ordine ai fondi Pnrr per il Piano urbano integrato della Città Metropolitana di Firenze, per assegnare le risorse stanziate dal Governo a marzo (157 milioni di euro) a progetti prioritariamente volti alla riqualificazione delle scuole superiori, o a progetti di rigenerazione urbana in grado di dare soluzioni di edilizia residenziale pubblica e sociale, o ad interventi di prevenzione contro il dissesto idrogeologico.
"Tutti questi tipi di progetto - sottolinea poi il consigliere delegato Nicola Armentano - sono compresi nell'intera proposta che la Metrocittà ha presentato per il Pnrr, vedendoli approvati. Trovo un po' equivoco giocare sullo Stadio sul quale si ha da dire ora ma non si è detto nulla quando la proposta complessiva per i fondi Pnrr è stata elaborata, approvata e presentata. Circa le polemiche in ordine al Franchi devo rilevare che ad oggi il privato non vuole investire sul Franchi e che i vincoli che impediscono la demolizione dell'opera di Nervi sono stati posti dal Ministero della Cultura. Forse un po' di storia può aiutare a capire".
Con DL. 152/2021, al fine di favorire una migliore inclusione sociale riducendo l'emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico, sono state assegnate risorse alle Città Metropolitane, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati - M5C2 - Investimento 2.2» pari a 2.493,79 milioni di euro.
Le stesse sono state ripartite tra le Città Metropolitane in base alla popolazione residente in ciascuna area metropolitana e ed all'Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (IVSM). Alla Città Metropolitana di Firenze sono state riconosciute risorse per complessivi euro 157.235.707,00.
I progetti dovevano riguardare la manutenzione per il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche esistenti per finalità di interesse pubblico, il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo e al potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività culturali e sportive, nonché interventi finalizzati a sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico Nella legge si prevedeva di poter finanziare solo progetti il cui costo non doveva essere inferiore a 50 milioni di euro ed i progetti dovevano essere a livello di progetto di fattibilità tecnico economica.
Sulla base di tale presupposto risultava molto difficile finanziare progetti di competenza dei comuni della Città Metropolitana ad eccezione del comune di Firenze. Peraltro da un'analisi risultò che solo il Comune di Firenze e la Città Metropolitana potevano disporre di progetti di importo superiore a 50 milioni di euro.
Su proposta proprio della Città Metropolitana fu avanzata una richiesta di modifica o di "aestensiva" interpretazione di tale vincolo al fine di poter garantire la possibilità a tutto il territorio o almeno ai Comuni che risultavano avere un Ivsm adeguato di beneficiare di parte di tali finanziamenti Pui.
La richiesta fu accolta e tramite la pubblicazione della FAQ fu consentito che il progetto da almeno 50 milioni potesse essere definito su più interventi funzionalmente e strategicamente unitari consentendo anche di aggregare Comuni piccoli e medi per interventi di dimensioni contenute ma di elevato impatto complessivo.
Seguendo questo ragionamento fu richiesto formalmente ai Comuni della Città Metropolitana di presentare interventi per verificare come poterli articolare su due grandi proposte da 50 milioni di euro.
Quindi si è deciso di lavorare su una grande progetto sportivo e su un grande progetto di riqualificazione/rigenerazione urbana.
Nel progetto sportivo fu richiesto di inserire da parte del Comune di Firenze la riqualificazione dello stadio.
Pur avendo questo progetto, da solo, la possibilità di poter acquisire la quasi totalità dei fondi Pui fu deciso che, anche in coerenza con le modalità di assegnazione delle risorse previste nella legge originaria, al Comune di Firenze non potessero essere destinati fondi in maniera superiore alla percentuale di popolazione residente e quindi pari a circa 55 milioni su 157 milione (370.000 su circa 1 milione di abitanti della città metropolitana).
Sulla base dei progetti presentati dai Comuni, eliminando ovviamente quelli dei comuni che non potevano avere finanziamento a causa del loro Ivsm, fu deciso di distribuire sul territorio metropolitano i restanti 102 milioni di euro.
Questa scelta fatta dalla Citta Metropolitana di Firenze non è stata seguita da altre Metrocittà che invece, come indicato nella norma originaria, hanno preferito finanziare prevalentemente grandi progetti del comune capoluogo o della Città Metropolitana (ad esempio Bologna, Venezia o Catania) I progetti presentati da Città Metropolitana di Firenze sono stati approvati dal ministero dell'Interno nel febbraio '22 senza richiesta di integrazioni o modifiche.
Furono quindi sottoscritti accordi sulla base dei singoli interventi presentati e articolati nei due grandi progetti complessivi avanzati direttamente dai singoli Comuni come stazioni appaltanti dell'intervento e dalla Città Metropolitana.
Il Comune di Firenze sottoscrisse un accordo per un progetto di riqualificazione dello stadio con finanziamento Pui di 55 milioni Questo intervento è stato prima definanziato con decreto ministeriale del 28 aprile 23 e quindi il Comune di Firenze si è trovato ad essere privo dei finanziamenti Pui pur avendo sottoscritto accordo per 55 milioni di euro.
Il definanziamento dell'intervento di riqualificazione dello stadio non ha però inficiato il finanziamento degli altri progetti sportivi collegati e di competenza dei Comuni e quindi neppure i progetti di competenza dei comuni ricompresi nel grande progetto di rigenerazione urbana Con DL 19/2024 pubblicato in GU il 02/03/2024. È stato nuovamente riconosciuta al progetto PUI della Città Metropolitana di Firenze l'intera cifra originariamente stanziata ripristinando di fato il finanziamento dei 55 milioni di euro.
Le risorse originariamente assegnate al comune di Firenze non possono quindi che essere mantenute in capo allo stesso ente in base ad una nuova progettualità per la definizione della quale sono ormai in corso dal mese di maggio '23 interlocuzioni formali e informali con i vari Ministeri competenti.
Non c'è dubbio, sostiene il gruppo Pd, che tali risorse, per 55 milioni di euro, rimangono assegnate al Comune di Firenze, anche perché gli altri Comuni hanno progetti già approvati se non addirittura affidati e in corso di esecuzione. Inoltre, salvo diverse indicazioni, dovranno essere rendicontate nel rispetto delle originarie scadenze (giugno 2026)
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