Una sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati gremita ha ospitato oggi pomeriggio il talk sul linguaggio inclusivo nell’ambito della diciottesima edizione del Forum donne di Avis Toscana dal titolo “Parole – Femminile Plurale”. Un focus su come cambiare i linguaggi per cambiare la realtà, favorendo la realizzazione di una concreta parità di genere.
“Un forum donne giunto alla sua diciottesima edizione denota un’attenzione strutturale di tutta l’associazione. Il forum ha costituito un metodo di lavoro che, anno dopo anno, ha portato ad approfondire diverse tematiche - dice Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana -. Sicuramente negli anni sono cresciute le donne in ruoli chiave di gestione dell’associazione, ma se questo è più frequente a livello comunale, diventa più difficile man mano che si sale a livello provinciale e regionale. Avere, comunque, una presidenza e una direzione femminile, con Donata Marangio, come in questo momento in Avis Toscana può aiutare nel mettere in atto strategie e comportamenti più a misura di donna. I dati sui nuovi donatori sono confortanti, oltre la metà è donna, tante le ragazze tra i 18 e i 25 anni. Siamo bravi ad attrarre le ragazze, ma dobbiamo migliorare ulteriormente nella fidelizzazione”.
E’ stato un dibattito sul ruolo assunto dal linguaggio nella creazione di rapporti sociali più equi. Una conversazione con Vera Gheno, sociolinguista, Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux, Anna Benedetto, dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Ha moderato Guglielmo Vezzosi, giornalista de La Nazione. Hanno portato il loro saluto il governatore Eugenio Giani, gli assessori regionali al Welfare e Politiche sociali, Serena Spinelli, e all’Istruzione, Alessandra Nardini.
"Nell'ambito degli eventi per l'8 marzo, siamo felici di ospitare, nella sede della Regione Toscana, il Forum donne di Avis, una manifestazione che diventa maggiorenne e che esalta la forza e le capacità delle donne - dice il presidente della Regione Eugenio Giani -. Il volontariato, in gran parte animato da donne, rappresenta un patrimonio insostituibile, per il Paese e in particolare per la Toscana, che è una delle regioni con il più alto tasso di partecipazione. Per esempio, senza il supporto del volontariato al sistema sociosanitario tanti importanti servizi alla persona non sarebbero possibili, così come senza i circoli o le associazioni di promozione sociale le nostre comunità si svuoterebbero di tante iniziative solidali e occasioni di socialità. C’è una grande disponibilità anche da parte di tantissimi giovani a impegnarsi direttamente nelle varie forme di volontariato. Dobbiamo trovare tutti i canali e le opportunità per coinvolgere chi vuol dare concretamente una mano in vari ambiti".
“In un’occasione così importante - dice la sociolinguista Vera Gheno - ho voluto soffermarmi su uno dei miei temi ricorrenti: ossia che a visibilità linguistica corrisponde visibilità sociale e culturale. Non bisogna cancellare il passato, ma proporre punti di vista alternativi a quello che, a lungo, abbiamo dato per unico e universale. In questo caso, il punto di vista delle donne sulla storia, sulla filosofia, sull’arte, sulla lingua”.
“L’intelligenza artificiale - spiega Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux - avrà un formidabile impatto sullo stile di vita, aiuterà a risolvere problemi complessi, tuttavia, nel campo dell’educazione sentimentale, potrebbe rendere le relazioni umane ancora più fragili di quanto non lo siano già. Il rischio è che il “racconto”, decisivo nella storia dell’umanità, si inaridisca, manchi di verità, di gioia e dolore che solo i rapporti diretti, personali, possono generare. Il linguaggio sarà più inclusivo perché la “macchina” sarà orientata in questo senso, ma meno genuino”.
“Le giornaliste e i giornalisti hanno un Testo Unico dei Doveri una carta deontologica alla quale si devono attenere per non incorrere in sanzioni che possono comportare anche la radiazione - sottolinea Anna Benedetto, segretaria del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana -. Essa tratta, da poco tempo in modo esplicito, anche la “questione di genere”. Si evidenzia così l’esigenza di ricordare la parità di trattamento delle informazioni senza distinzione di sesso, che è volontà e occasione di sensibilizzazione e spinta verso la diffusione più ampia di un linguaggio, e quindi di un pensiero, che tenga conto della necessaria parità tra esseri umani”.
In serata, al teatro Niccolini, lo spettacolo “Perfetta” di Geppi Cucciari, ospite speciale dell’edizione di quest’anno, che ha fatto registrare il sold-out.
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Fonte: Avis Toscana
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