Riceviamo e pubblichiamo un commento di risposta del candidato alle primarie di San Miniato Vincenzo Mastroianni in merito all'articolo a firma Elia Billero pubblicato ieri.
Ringraziamo la redazione di gonews.it per lo spazio offerto ai nostri comunicati, all’attenzione riservata allo svolgimento e ai temi della campagna elettorale delle primarie per la scelta del candidato a Sindaco del Comune di San Miniato per le prossime elezioni amministrative che si terranno l’8 e il 9 giugno prossimi.
In un periodo storico dove molti pensano che debba prevalere l’idea dell’uomo solo al comando, della necessità che ci sia qualcuno che decida per tutti, il Partito Democratico ritiene che la partecipazione collettiva nelle decisioni che riguardano una comunità sia un valore fondamentale da difendere. La partecipazione collettiva porta al confronto delle idee e, necessariamente, alla polarizzazione su posizioni diverse per poterne discutere i contenuti, comprenderne le differenze, per poi scegliere con metodi democratici, ovvero a maggioranza, gli obiettivi programmatici e la linea politica per la loro realizzazione.
Si tratta senz’altro di un percorso che può nascondere dei pericoli, che può minare l’unità del Partito stesso, come purtroppo in alcuni casi è successo in passato.
Il Partito Democratico di San Miniato si è profondamente confrontato con questi rischi, ma anche con la necessità di ricostruire un rapporto di confronto e di ascolto con i propri concittadini per rilanciare un’azione politica ed amministrativa che innegabilmente si era rallentata.
Il lungo e capillare programma di incontri che entrambi i candidati hanno svolto in queste settimane hanno avuto il principale scopo di spiegare i motivi e le funzioni di queste elezioni primarie. Comunque vada è stata un’importante occasione per riaprire il Partito al confronto con i cittadini, per discutere ed elaborare insieme una visione per la San Miniato che vogliamo.
L’articolo pubblicato ieri dalla vostra redazione, pur sostanzialmente corretto nella sua narrazione cronologica, riteniamo che riconducendo questo percorso politico in atto ad una semplice “spaccatura locale e generazionale” sia estremamente riduttivo e non dia il giusto valore ai motivi e alle tesi programmatiche alla base delle proposte del Partito in generale, come anche delle visioni espresse da entrambi i candidati.
Dove le ragioni anagrafiche e quelle di residenza, come anche dei percorsi personali rispetto alle vicende delle passate amministrazioni, sono in realtà molto trasversali, tanto da poter risultare anche ribaltate rispetto al senso dell’articolo.
Non si tratta di una resa dei conti interna, come qualcuno vorrebbe far credere, o che vorrebbe che fosse. Ma di un meccanismo democratico per definire una proposta di governo del nostro Comune ed affidarla alla persona che i cittadini riterranno più capace e affidabile.
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