La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha espresso parere favorevole. Non ha partecipato al voto FdI, si è astenuta la Lega. L’atto dovrà passare al vaglio dell’Aula
La commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana, guidata da Enrico Sostegni (Pd), ha espresso ieri (martedì 20 febbraio) parere favorevole sulla proposta di legge per le disposizioni in materia di presa in carico degli autori di violenza di genere. Si è astenuta la Lega, mentre Fratelli d’Italia non ha partecipato al voto, riservandosi di valutare il testo al passaggio in Aula.
L’atto, primo firmatario Andrea Vannucci (Pd), va a modificare la legge regionale 59 del 2007. “Questa nuova legge nasce dall’aver ravvisato che la normativa regionale toscana aveva la necessità di essere aggiornata ai sensi della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (cosiddetta Convenzione di Istanbul) - ha spiegato lo stesso Vannucci – ed è frutto di un gruppo di lavoro congiunto tra Giunta e Consiglio”.
Sostegni ha precisato come il testo sia stato concertato con il Coordinamento sulla violenza di genere e che “nasce dalla considerazione politica per cui è stato riscontrato come il lavoro di presa in carico e rieducazione degli autori di violenza riduca le recidive”.
Nell’articolo 1 si inserisce tra i principi della legge 59/2007 il riferimento ai soggetti che assistono alle violenze, riconoscendoli come vittime e persone offese dalle violenze stesse. Nel testo si implementano poi le finalità della legge prevedendo esplicitamente che “la Regione promuove interventi volti alla presa in carico e alla rieducazione degli autori di violenza di genere al fine di far cessare i comportamenti violenti, di limitare la recidiva favorendo l'adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, di riconoscere la responsabilità mediante l'acquisizione della consapevolezza della violenza agita, nonché di ricondurre le relazioni in condizioni di non violenza, parità e reciproco rispetto”.
L’atto prevede dunque che siano istituiti l’elenco regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, e l’elenco dei centri per gli uomini autori di violenza domestica e di genere operanti sul territorio regionale, disponendo che possano iscriversi a tale elenco soltanto i centri in possesso dei requisiti previsti dall’intesa sancita nel settembre 2022 dall’Intesa Stato-Regioni”. Ancora, il testo interviene sulla formazione prevedendo che la Regione e le province promuovano iniziative e moduli formativi, tenendo conto anche del ruolo dei centri per uomini autori di violenza domestica e di genere, nonché di promozione degli interventi volti alla presa in carico e rieducazione degli autori di violenza di genere”.
Il provvedimento, che dovrà passare al vaglio dell’Aula, non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
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