Saranno in sciopero domani (martedì 20 febbraio) e in presidio regionale davanti alla sede della giunta regionale in piazza Duomo a Firenze, dalle 10 alle 12: sono le lavoratrici e i lavoratori delle Aziende di edilizia residenziale pubblica, inquadrati con il Contratto nazionale Federcasa, ormai scaduto dal 2021.
Uno sciopero unitario e nazionale, resosi necessario a seguito dello stallo di una trattativa che non offre al momento nessuno sbocco.
Sono trascorsi più di venti anni dai processi di aziendalizzazione che hanno trasformato gli Istituti pubblici per le Case popolari in enti pubblici economici (Aziende Casa), assoggettati alle regole di autonomia di bilancio.
Queste aziende gestiscono oggi un patrimonio di edilizia pubblica spesso vetusto, sicuramente insufficiente a garantire risposta alle parti più vulnerabili della popolazione, e in molti casi depauperato da privatizzazioni attuate per far fronte a problemi di bilancio e deficit di gestione.
Mettono in campo importanti professionalità e svolgono un ruolo pubblico che garantisce la presa in carico di bisogni sociali importanti, quali il diritto all'abitare.
In Toscana, 11 Aziende pubbliche (Arezzo Casa Spa, Publicasa, Casa Spa Firenze, Edilizia Provinciale Grossetana, Casa Livorno, Erp Lucca, Erp Spa Massa Carrara, Apes, Spes, Edilizia Pubblica Pratese, Siena Casa Spa) gestiscono un patrimonio di quasi 6mila immobili, con 45mila inquilini e una pressione crescente di domande di ingresso da parte di individui e famiglie.
Circa 390 i dipendenti, tecnici e amministrativi: se si rapporta il numero di alloggi del patrimonio al numero di dipendenti si ottiene una media regionale di 128 alloggi gestiti per dipendente. Sono numeri che parlano da soli.
Da troppo tempo l’incapacità della politica di dare le necessarie risposte alla cittadinanza in materia di edilizia pubblica residenziale ricade su coloro che da tempo lavorano in carenza strutturale di risorse e investimenti adeguati.
Per questo chiediamo il rinnovo del contratto, dove il personale sia valorizzato professionalmente ed economicamente, chiediamo un incremento economico che tuteli i salari a fronte dell’inflazione elevata di questi anni, chiediamo che siano riconosciuti arretrati adeguati all’attesa per il rinnovo che si trascina ormai da anni.
Chiediamo alla politica interlocuzioni serie e responsabili, e un intervento concreto e strutturalmente definito per rafforzare il sistema di edilizia residenziale pubblica e risolvere seriamente le croniche problematiche sociali legate alle politiche residenziali, affinché siano garantiti i diritti di cittadinanza e la dignità dei cittadini e di chi lavora. Saremo sotto alla sede della giunta regionale, chiediamo di essere ricevuti per illustrare le nostre ragioni.
Fp Cgil Toscana
Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
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