Matrimoni su pagamento per ottenere i permessi di soggiorno a beneficio di persone straniere. Le indagini della guardia di finanza di Prato ha individuato una ditta che ha avuto come dipendenti 'fittizi' 124 persone in prossimità della scadenza del permesso di soggiorno. Queste finte assunzioni avrebbero visto 4 professionisti implicati. I reati contestati sono favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina.
L'organizzazione riusciva a fare matrimoni di comodo verso dei soggetti che realizzava matrimoni tra italiani compiacenti e donne straniere su tariffa prestabilità (5mila euro a matrimonio) per ottenere il permesso di soggiorno.
Il terzo filone individuato dai finanzieri è relativo alla presentazione delle domande di 'sanatoria' per la regolarizzazione di lavoratori stranieri impegnati come braccianti agricoli o come colf che, all’entrata in vigore
di tale provvedimento, si trovavano senza titolo sul territorio nazionale.
In concorso ad altri 9 soggetti si contesta anche la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte tramite imprese 'apri e chiudi', con debiti verso l'Erario per 1 milione di euro.
Complessivamente le indagini dei finanzieri, coordinate dalla Procura di Prato, hanno portato al rinvio a giudizio di 97 persone, a vario titolo coinvolti nei reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
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