I Giovani Democratici della Toscana spingono la Regione per il voto ai fuorisede


“I rappresentanti del Partito Democratico in Consiglio Regionale hanno risposto positivamente al nostro appello - affermano i Giovani Democratici della Toscana - e presto anche la Regione Toscana figurerà fra le regioni impegnate a fare pressioni sul Governo. Le istituzioni locali si schierano dalla parte dei fuorisede, siamo soddisfatti. Ora il Governo non ha più alibi”. Così commentano i Giovani Democratici della Toscana.

“Non parlerei di salto di qualità della nostra democrazia -  continua il Segretario, Filippo Giomini - arriviamo in netto ritardo rispetto al resto d’Europa. Alle elezioni europee solo Malta e Cipro ci fanno compagnia nel triste elenco dei Paesi che obbligano a votare nella sede della residenza. Da notare che in questi Paesi l’esigenza di una riforma non è avvertita come da noi”.

Ma il Ministro Piantedosi ha già affermato che “i tempi sono stretti”.

“La battaglia non nasce adesso. - commenta Giomini - La campagna Voto dove Vivo è stata lanciata nel 2019 e da allora l’attenzione al tema si è allargata ad ogni occasione elettorale. Il ministro Piantedosi non può giustificarsi facilmente. Stiamo parlando potenzialmente di 5 milioni di elettori. Di questi tempi, con i dati allarmanti sull’astensionismo che si consolidano, trovare alibi significa rimanere sulla linea di “democrazia limitata” nella quale ci troviamo. Si tratta di “coniugare la mobilità degli elettori con l’esercizio del diritto di voto”, come recita la mozione. Non ci inventiamo nulla di nuovo, forme di voto agevolato esistono già in tutta Europa. È solo questione di volontà politica.”

“Il voto è un diritto ed un dovere civico, ma in Italia circa 5 milioni di cittadini non hanno realmente una possibilità per votare” aggiunge il Vice-Segretario Sofian Aboulmachayl - “pensiamo a tutti gli studenti fuori sede che ospitiamo in Toscana e a tutti i cittadini che anche per motivi di salute non possono essere presenti nel comune di residenza. Il voto ai fuori sede é nient’altro che una scelta di civiltà.”

“ É più agibile votare dall’estero che in una regione differente, lo ritengo illogico. Nel 2024 dover sostenere fino a 10 ore di viaggio, senza pensare alle spese che questo comporta, per esercitare un diritto mi sembra un’assurdità. Permettiamo una volta per tutte un voto con eque possibilità“ - conclude Aboulmachayl - “che il governo non trovi l’ennesima scusa e si mobili concretamente per tutelare il fondamentale diritto al voto, senza rimandare il tema per l’ennesima volta”.

Fonte: Giovani Democratici della Toscana

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