Durante la stagione venatoria, conclusasi il 31 gennaio 2024, la Polizia Provinciale ha svolto costanti e mirati servizi antibracconaggio nelle zone di campagna del territorio provinciale.
Negli ultimi giorni di caccia gli agenti del Corpo hanno messo a punto un importante intervento in località Caserane, nel Comune di Prato, dove all’alba un cacciatore è stato sorpreso ad utilizzare un apparecchio acustico elettromagnetico atto a riprodurre in modo artificiale il canto degli uccelli al fine di attirarli per poi abbatterli.
L’uomo si trovava nascosto tra la vegetazione di cannella, posizionata a margine di una specchio d’acqua naturale, frequentata da numerosi germani selvatici.
Il blitz messo a punto dagli agenti ha colto in flagrante il cacciatore che, oltre all’apparecchio illegale, stava utilizzando munizioni non consentite.
La persona è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Prato per il reato di utilizzo di richiami vietati e sottoposta a sanzione amministrativa per utilizzo di munizionamento non consentito, con conseguente sequestro del fucile da caccia e delle munizioni. Detta violazione è punita con l’ammenda fino a 1.549 euro.
“Questo nuovo intervento, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di Polizia Provinciale nella tutela e salvaguardia della fauna selvatica, evidenzia l’importanza dei controlli dell'attività venatoria anche nei confronti dei cacciatori che la effettuano in maniera corretta”– ha dichiarato il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai.
In quegli stessi giorni il Corpo di Polizia Provinciale ha realizzato un intervento di recupero di un esemplare di anatra selvatica – germano reale – lungo il Viale XVI Aprile in direzione Carmignano, all’altezza dell’Omnia Center. Il volatile, rinvenuto in mezzo alla strada, che aveva presumibilmente urtato i cavi della luce, è stato così recuperato e trasportato presso la Clinica Veterinaria Galilei di Prato per le cure necessarie. Successivamente, una volta accertato il buono stato di salute, il germano è stato liberato all’interno del Centro di Scienze Naturali di Galceti.
Fonte: Provincia di Prato - Ufficio stampa
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