Gli abitanti di Sovigliana e Spicchio, molto preoccupati per le conseguenze per la salute pubblica derivanti dalla possibile installazione di un'antenna della telefonia Iliad in un terreno privato di Via Vittorio Alfieri, hanno deciso di scendere ancora in campo per protestare contro la decisione del Comune di Vinci e di Arpat di concedere le necessarie autorizzazioni. Lunedì prossimo i tecnici incaricati dalla compagnia telefonica francese Iliad visioneranno il terreno agricolo per poi iniziare i lavori due giorni dopo (7 Febbraio).
Il primo cittadino di Vinci, Giuseppe Torchia, più volte incontrato dal Comitato "No Antenna 5g Via Alfieri", aveva spiegato agli abitanti che il piano regolatore del suo comune aveva destinato quella zona ad un futuro parco pubblico più un parcheggio per le auto ma al momento questo progetto è fermo. E davanti alla Clinica Leonardo sorgeranno nei prossimi mesi anche due Rsa per anziani malati di Alzheimer di 80 posti ciascuna con vari ambulatori medici realizzati dalla ditta Carron di Treviso. Un motivo in più per sospendere l'installazione della nuova antenna della telefonia.
Dopo aver raccolto due anni fa 110 firme grazie alla petizione cartacea porta a porta e altre 180 con quella on line di Change.org i cittadini di Via Alfieri, Via Murri, Via Grocco e Via Sanzio hanno rivendicato il diritto alla salute, all'integrità fisica, minata dalla continua ed ininterrotta esposizione alle radiazioni elettromagnetiche emesse dalla stazione radio base. E hanno chiesto a Torchia di istituire un osservatorio permanente sull'inquinamento elettromagnetico in Via Alfieri data la presenza di un' ulteriore antenna Tim, Wind/tre e Vodafone situata da anni all'interno del cimitero comunale.
Petizione · Stop all'antenna telefonica Iliad di via Alfieri a Sovigliana (Vinci) · Change.org Ad avvalorare le loro ipotesi anche una dettagliata relazione scritta da una nota studiosa empolese Elenia Castellari. Secondo la biologa l'azione delle onde elettromagnetiche sui sistemi biologici è l'induzione all'interno dell’organismo umano di campi elettrici e correnti, effetti sull'attività del sistema nervoso centrale, insorgenza di magnetofosfeni, riduzione del ritmo cardiaco, soppressione di secrezione di melatonina (un ormone collegato ai nostri ritmi giorno-notte). Per quanto riguarda la possibile insorgenza di cancro a seguito di esposizione ai campi ELF, esistono studi (epidemiologici su animali, tessuti, colture cellulari) in base ai quali si valuta l'esistenza di effetti e patologie riconducibili ad esposizioni prolungate a campi elettromagnetici di intensità inferiore, o molto inferiore, ai limiti specificati dalle attuali norme di sicurezza.
Ed è proprio sulla base di queste valutazioni di sintesi che un gruppo di lavoro del NIESH degli Stati Uniti, a conclusione del programma RAPID, commissionato dal Congresso americano, dopo aver esaminato un certo numero di programmi di ricerca, volti a stabilire se l'esposizione ai campi ELF avesse qualche conseguenza sulla salute umana ed aver rivisto i risultati usando i criteri della AIRC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), ha concluso che i campi ELF debbano essere considerati come un "possibile cancerogeno per l'uomo".
La battaglia portata avanti da ben 3 anni dai cittadini di Sovigliana Spicchio contro l'antenna Iliad di Via Alfieri non si ferma.
Comitato No Antenna 5g Via Alfieri
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