La 68a edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo, il primo premio italiano dedicato al racconto, diretto e presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, si svolgerà a Pistoia dal primo febbraio al 5 maggio 2024. Numerose come ogni anno sono le iniziative che compongono il programma, reso possibile grazie al patrocinio del MIC, alla compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana (Festa della Toscana) e del Comune di Pistoia, al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Dichiarazione di Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio Letterario Internazionale Ceppo: “Anche per questa edizione, dedicata al Racconto, il Premio si conferma con gli autorevoli scrittori presenti nella rosa dei dieci libri finalisti, una delle iniziative più importanti nel panorama dei premi dedicati a questo genere letterario. L’anteprima si aprirà a febbraio con tre eventi per tre maestri del Racconto: Gianluigi Paganelli (Menzione speciale Racconto), Fleur Jaeggy (lezione di Matteo Moca) e Luca Ricci (direttore del Ceppo Racconto 2024) con la presentazione del suo ultimo libro. A Firenze, dove il Premio da oltre 10 anni è presente con numerose iniziative culturali, si consolida la collaborazione con “La città dei lettori” diretta da Gabriele Ametrano, all’interno della settima edizione del Festival a Villa Bardini ai primi di giugno, con un incontro con il vincitore del Premio Ceppo Racconto, che emergerà dalla terna finalista il 5 maggio prossimo. In questo modo il Premio rafforza la sua posizione all’interno della promozione della cultura e della lettura in Toscana. Un’edizione con altre grandi novità che saranno comunicate in seguito”.
La rosa dei dieci libri finalisti al Premio Ceppo Racconto
La Giuria della 68a edizione del Premio Letterario Internazionale Ceppo, su oltre cento libri partecipanti, editi negli ultimi due anni, ha definito la rosa dei dieci scrittori finalisti del Premio Ceppo Racconto in vista della definizione della terzina. Gli autori e i libri finalisti sono:
Marco Balzano, “Café Royal”, Einaudi
Giovanna Di Marco , “La sperta e la babba”, Caffèorchidea
Nadia Fusini, “Creature in bilico”, Einaudi
Claudio Kulesko, “L'abisso personale di Abn Al-farabi e altri racconti dell'orrore astratto”, Nero
Giordano Meacci, “Acchiappafantasmi”, Minimum Fax
Alessio Mosca, “Chiromantica medica”, Nottetempo
Alessandra Sarchi , “Via da qui”, Minimum Fax
Raffaele Simone, “Jazz caffè”, La nave di Teseo
Enzo Sinigaglia, “L’amore al fiume e altri amori corti”, Wojtek
Alice Sivo, “Mangime in compresse per pesci tropicali”, Racconti Edizioni
Dichiarazione dello scrittore Luca Ricci direttore della Giuria Letteraria, presieduta da Paolo Fabrizio Iacuzzi:
“Nel biennio 2022-23 si registra nei libri di racconti una riduzione evidente delle scritture cosiddette ibride, che invece continuano a imperversare nel modo romanzesco: è come se il racconto fosse immune da certe rivoluzioni (o mode) editoriali, e proseguisse a fare quel che può e deve fare: essere l’origine di tutte le storie possibili. L’elemento della cornice si fa più sbiadito, non resta che un tratto spaziale per raccontare una galleria di personaggi: funzionano così le avventure di Marco Balzano in Caffè Royal (Einaudi), i tinelli metaletterari di Alice Sivo in Mangime in compresse per pesci tropicali (Racconti Edizioni), la rivisitazione dei miti classici di Nadia Fusini in Creature in bilico (Einaudi) e la destrutturazione della sessualità di Ezio Sinigaglia ne L’amore al fiume (Wojtek). Persiste una coda lunga di postmodernismo che mischia l’alto e il basso, il sacro e il profano, in Chiromantica medica di Alessio Mosca (Nottetempo), mentre il libro fuori formato del biennio è senza dubbio Acchiappafantasmi di Giordano Meacci (Minimum Fax), dove i racconti prendono subito un taglio saggistico, diventano veri e propri container culturali. C’è poi il vertice “letterario” toccato da La sperta e la babba di Giovanna Di Marco (Caffèorchidea), che rimanda a un immaginario novecentesco e pseudoverista, e il vertice della scrittura di genere raggiunto da L’abisso personale di Abn Al-Farabi di Claudio Kulesko (Nero), racconti dell’impossibile in stile pulp magazine. Chiudono questo gruppo due libri dal taglio più tradizionale e solido, le schegge di Jazz caffè di Raffele Simone (La nave di Teseo) e le foto mosse di Via da qui di Alessandra Sarchi (Minimum Fax)”.
Entro il primo marzo verrà selezionata la terzina del Premio Ceppo Racconto. La cerimonia di premiazione, durante la quale la Giuria dei Giovani Lettori Under 35 voterà in diretta il vincitore, avrà luogo domenica 5 maggio dalle ore 10.00 alle 12.30 presso l’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoia.
La Giuria Letteraria, presieduta da Paolo Fabrizio Iacuzzi e diretta da Luca Ricci (Premio Selezione Ceppo 2018), è composta da: Alberto Bertoni, Benedetta Centovalli, Giuliano Livi, Matteo Moca, Fulvio Paloscia, Ilaria Tagliaferri, Filiberto Segatto, Gabrio Vitali, Giuseppe Zucco
Anteprima del Premio Ceppo Racconto alla Libreria Lo Spazio Pistoia
Dal primo febbraio al 22 marzo: incontri con i protagonisti della narrativa breve“Omaggio a Tre Maestri del Racconto” è la prima grande novità dell’edizione Ceppo Biennale Racconto 2024. L’Anteprima del Premio a febbraio sarà dedicata a tre maestri del Racconto (Paganelli, Jaeggy e Ricci) cui seguiranno a marzo la presentazione dei tre libri finalisti al Premio Ceppo Racconto (venerdì 8, 15 e 22 marzo) alla presenza degli autori, che parleranno anche dei loro classici preferiti a un pubblico anche di ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. L’iniziativa è a cura di Paolo Fabrizio Iacuzzi, presedente del Premio Ceppo, insieme ai giurati Matteo Moca e Filiberto Segatto.
La rassegna non poteva non aprirsi nel nome di Giovanni Luigi Paganelli, scrittore pistoiese quasi sconosciuto a livello nazionale, ma la cui opera grazie all’Associazione che porta il suo nome e al largo seguito che ha avuto in città, sta emergendo dall’oblio nel quale lui stesso aveva contribuito a collocarsi. L’evento è organizzato dal Premio Internazionale Ceppo, presieduto da Paolo Fabrizio Iacuzzi, e dall’Associazione culturale “Nomos, Archivio Gianluigi Paganelli”, presieduta da Claudio Frosini.
Questa prima pubblicazione di tre racconti, scelti dal più vasto corpus che Paganelli stesso aveva intitolato “Un misterioso disordine” (e che sarà pubblicato in più volumi dalla casa editrice Effigie), è stata già accolta con grande plauso dalla critica, sul “Corriere della Sera” (“La Lettura”) e sul “Manifesto” (“Alias Domenica”). Questo defilato maestro della scrittura breve è uno dei più sapienti e colti pensatori del nostro tempo, in grado di instaurare una costante tensione narrativa con la scrittura poetica e drammaturgica, restituendoci esiti di grande innovazione formale attraverso un equilibrio di pesi e misure sul grande “battello” della visione, secondo il pensiero espresso da Mario Luzi, suo amico.
Come scrive Alessandro Ceni, curatore del volume: “La scrittura di Paganelli ama mettere in scena piccoli ‘drammi’ quotidiani, lievi ma decisivi scarti, trasformati in surrealtà totali (la mente va a un Landolfi e al mondo di cartapesta di un Gogol), in mutamenti di pelle, in travasi sconcertanti dentro irrealtà parallele ignote e, ahinoi, nel contempo concretissime”.
Come scrive Matteo Moca nella Menzione Speciale che il Ceppo Racconto 2024 che Paolo Fabrizio Iacuzzi, presidente del Premio, ha voluto riconoscergli: “Queste prose si muovono, da pari, nei territori della grande letteratura del Novecento, come testimonia l'atmosfera orrorifica e rivelatoria di Il levarsi della luna, che rimanda alla mente le visioni di Lovecraft e Kafka, ma anche il piglio di Thomas Bernhard, il racconto metafisico di Le carte da gioco, dove oggetti concreti del mondo fenomenico diventano sintomi alchemici di un oltre inafferrabile (‘non c'è nessuna differenza fra le carte da gioco, gli orologi e la morte’) e il conclusivo e crudamente landolfiano Le cipolle rosse, dove “l'anima era stanca della carne” e la morte si trasforma in miracoloso ritorno alle origini”.
Giovanni Luigi Paganelli (1935-2018), poeta, scrittore, critico e drammaturgo, oltre a saggi, narrazioni e liriche, usciti su numerose riviste, in vita ha pubblicato la raccolta di poesie Fra le torri del tempo (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme 1991) e l’opera teatrale Tomaso Becket (La Brigata del Leoncino, Pistoia 2002).
Il Programma
Il Premio Ceppo Biennale Racconto 2024 alla Libreria Lo Spazio Pistoia, Via Curtatone e Montanara 20
Prima Parte • Febbraio-Marzo • Ore 18.00
Giovedì 1 febbraio • Giovanni Luigi Paganelli • “Il levarsi della luna e altre prose inedite”
Postfazione di Alessandro Ceni (Via del Vento Ed.). Menzione Speciale del Premio Ceppo Racconto 2024. Intervengono Massimo Baldi e Matteo Moca.
Venerdì 23 febbraio • Fleur Jaeggy • Piccole storie di “consunzione”
Lezione di Matteo Moca, giurato del Premio Ceppo Racconto 2024
Venerdì 1 marzo • Luca Ricci • “Gotico rosa” (La nave di Teseo)
Il direttore del Premio Ceppo Racconto 2024 presenta il suo libro tra Silvio D’Arzo e Dino Buzzati. Interviene Filiberto Segatto
Fonte: Ufficio Stampa
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