Ieri pomeriggio un altro taccheggio, questa volta in un supermercato di piazza Leopoldo a Firenze, si sarebbe trasformato in una rapina impropria, come già avvenuto il giorno prima in un altro centro commerciale in via Pisana: un uomo avrebbe reagito contro l’addetto alla sicurezza minacciandolo con un coltello, dopo che quest’ultimo lo aveva sorpreso con della merce non pagata.
Come anticipato, mercoledì la Polizia di Stato aveva invece arrestato un cittadino straniero che, riuscito ad allontanarsi (se pur a mani vuote) dal cosiddetto luogo del delitto, non si era risparmiato di estrarre un coltello a serramanico neanche di fronte agli agenti delle volanti.
I poliziotti lo avevano poi convinto ad arrendersi, senza che nessuno si facesse male, mostrando anche il “Taser” in dotazione alle pattuglie adibite al controllo del territorio.
Per quanto riguarda invece l’episodio di ieri, la polizia - come disposto dalla procura fiorentina, in attesa della convalida della misura precautelare - ha accompagnato a Sollicciano un 40enne di origine senegalese.
Secondo quanto ricostruito, avrebbe ripetuto lo stesso copione di quanto avvenuto circa 24 ore prima in via Pisana (precisando tuttavia che al momento non è emersa alcuna correlazione diretta con quanto accaduto nell’altro centro commerciale, trattandosi di due distinte persone indagate e finite in manette).
Il protagonista della vicenda di piazza Leopoldo sarebbe stato sorpreso dalla vigilanza privata dopo aver passato le casse dell’esercizio con due bottiglie di whiskey nascoste sotto i vestiti.
In questo caso però, appena l’uomo ha tirato fuori un coltello a serramanico a doppia lama, sarebbe stato disarmato e bloccato dalla guardia giurata che, secondo quanto appreso, sarebbe proprio un esperto di MMA (ovvero di arti marziali miste).
Gli agenti sono arrivati in pochi istanti, arrestando l’uomo fermato con l’accusa di rapina impropria e per l’ulteriore resistenza che ha opposto anche contro di loro, sferrando calci e gomitate.
Al momento nessuna delle persone coinvolte a vario titolo nella vicenda avrebbe fortunatamente riportato lesioni.
Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la persona arrestata è comunque assistita da una presunzione di innocenza.
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