Caro energia, il Comune di Empoli deve pagare di più la luce in strada

La giunta comunale ha approvato una proposta di atto integrativo al contratto di appalto per il partenariato pubblico-privato di servizi energetici per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione e degli impianti speciali. Gestione che comprende anche la fornitura elettrica, la manutenzione e l'esecuzione di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica. Si tratta di una esigenza sorta alla luce degli aumenti dei costi dell'energia elettrica registrati ormai da mesi in conseguenza di eventi imprevedibili e di forza maggiore riconducibili da un lato all'emergenza Covid e dall'altro allo scoppio del conflitto fra Russia e Ucraina. In altre parole, in conseguenza al caro energia che ha portato l'amministrazione comunale a dover stanziare maggiori risorse anche per le utenze degli edifici pubblici per quanto concerne consumo di energia elettrica e gas, già dagli scorsi anni.

Di fatto con l'atto aggiuntivo, approvato nelle scorse settimane e che segue le variazioni di bilancio avvenute nel 2023 per compensare i maggiori costi legati al caro energia, si prevede una modifica parziale del capitolato tecnico per modificare il calcolo del canone, alla luce degli aumenti dei costi dell'energia elettrica, così da salvaguardare in primis la qualità dei servizi offerti e da contenere gli effetti delle oscillazioni del costo dell'energia. Contrattualmente si partiva da un canone contrattuale iniziale di circa 765mila euro che, a causa delle oscillazioni, era stimato potesse variare di circa 100mila euro. Nel 2022, l'aumento è stato talmente elevato da determinare per quell'anno un canone pressoché raddoppiato. Da qui l'esigenza di intervenire con la modifica parziale del capitolato tecnico per modificare il calcolo del canone.

 

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa



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