Dopo molti giorni dal “comunicato della vittoria”, i cittadini Sanminiatesi aspettano ancora di sapere se, come e quando il Comune di San Miniato si attiverà per avere la restituzione della somma di 7.7 milioni di euro a suo tempo corrisposta al Consorzio Etruria & c.
Come si rammenterà, sebbene la Corte di Appello di Roma abbia annullato il Lodo relativo alla controversia insorta tra il Comune di San Miniato e il Consorzio Etruria & c. a seguito della mancata realizzazione del famigerato Project financing, il Sindaco è rimasto particolarmente avaro di dettagli sugli effetti pratici della sentenza. Eppure si tratta di somme molto rilevanti che servirebbero, seppure con inescusabile ritardo, a effettuare gli investimenti di cui San Miniato ha bisogno come il pane e che gli sono stati negati in tutti questi anni per l’imperizia dell’Amministrazione attuale e delle precedenti.
Il Sindaco è stato ancor più parco di notizie su un altro fatto: la fidejussione contenuta nella convenzione. E quindi ci chiediamo se il Comune si sta attivando per ottenere la riscossione della fidejussione bancaria o assicurativa emessa in suo favore e prevista - ai sensi di legge - dalla convenzione del project financing (art. 15) stipulata con il Consorzio Etruria & c. il cui importo venne fissato a quattro semestralità del prestito, pari quindi a circa 400 mila euro.
Poiché la garanzia in questione era previsto avrebbe cessato di avere efficacia solo dopo il collaudo delle cosiddette “opere escluse” fra le quali la costruzione di Via Sasso, mai realizzata, la garanzia rimane vigente ed escutibile per mancato adempimento degli impegni assunti dal costruttore.
Per obbligare il Sindaco e l’Amministrazione a dar conto ai cittadini di queste importanti questioni, presenteremo un’interpellanza al Sindaco. Daremo ai Sanminiatesi conto delle risposte e delle sue implicazioni.
Fonte: Roberto Ferraro Lega, Manola Guazzini Cambiamenti, Michele Altini Forza Italia
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