L’ex presidente nazionale di Faib Confesercenti, Franco Bertini, è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e dei colleghi nella giornata del 1° gennaio 2024.
Franco Bertini era stato presidente nazionale della Faib dal 25 ottobre 1998 sino all’8 marzo 2007, quando aveva rassegnato in modo irrevocabile le dimissioni.
"Con Franco Bertini - ricorda l’attuale presidente Faib Giuseppe Sperduto - si chiude una fase storica del sindacalismo italiano nella distribuzione carburanti, una fase che aveva visto la nascita delle grandi riforme, come il D. Lgs. 38/98 e la L. 57 del 2001, leggi che hanno fatto la storia del settore e hanno fatto incrociare la distribuzione carburanti con grandi ministri dello Sviluppo Economico come Pierluigi Bersani ed Enrico Letta, che non a caso diedero vita a quelle riforme. Con Bersani non mancarono le occasioni di attriti e polemiche, ma ci fu sempre grande rispetto. Una stagione che ha fatto i conti con il protagonismo dell’Antitrust e il passaggio dagli accordi orizzontali a quelli verticali, compagnia per compagnia, dove l’abilità empatica e di negoziazione di Franco Bertini fu di grande rilevanza. Fu in quell’epoca che partirono i primi grandi accordi con le compagnie, in uno scenario ancora di grande spessore economico per il settore che ancora non era stato pervaso dall’invasione di migliaia di piccoli padroncini che hanno finito per polverizzare il patrimonio industriale italiano. Bertini rimase ancora a lungo nella Federazione, e nella sua amata Confesercenti di cui è stato anche presidente provinciale di Firenze, fornendo consigli e suggerimenti e anche critiche talvolta aspre come era nel suo stile. Faib nazionale volle riconoscere il suo valore e il suo importante contributo allo sviluppo associativo in occasione del 50° della Federazione svoltosi a Roma all’Hotel Quirinale il 18 ottobre 2013 con una cerimonia toccante e la consegna di un attestato di merito alla sua carriera, alla presenza del viceministro degli Interni on Filippo Bubbico e del viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti. Bertini era un uomo schietto e di grande simpatia, un dirigente coinvolgente e convincente. Di grandi intuizioni e anche di forte ascendente sulla categoria. Oggi la Faib perde un grande dirigente di cui abbiamo apprezzato la competenza, il carisma, la dedizione al servizio della Categoria e la lealtà all’Associazione, cose di cui gli saremo sempre grati. Grazie Presidente".
Per Martino Landi, che da Franco Bertini aveva raccolto l’eredità della Presidenza in un momento di grande difficoltà: "È una grave perdita anche personale. Coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo non potranno mai dimenticare il suo spirito combattivo, senza mai rinunciare a raggiungere il massimo degli obiettivi che dai gestori gli venivano suggeriti, conducendo trattative con le controparti petrolifere e con le istituzioni anche aspre ma sempre con la massima correttezza e nel rispetto reciproco dei ruoli. È grazie a lui se nel 2007 sono stato chiamato dalla Federazione a sostituirlo come presidente nazionale. Con piacere ho avuto l’onore di premiarlo nel 2013 in occasione del cinquantesimo anniversario della Faib, ricordandolo come persona positiva, talvolta pure critica ma sempre con lo stesso spirito di squadra di cui Faib si è sempre contraddistinta nel tutelare gli interessi di tutta la categoria. Grazie al suo impegno in questo settore oltre quarantennale ai massimi livelli, non solo la Faib perde un grande uomo, ma ne sono convinto che verrà ricordato con affetto anche da tutti gli attori della distribuzione carburanti".
"Il 2024 si apre con una brutta notizia che non vorremo mai aver dato - dice Marco Princi, presidente della Faib Toscana – accaduta proprio il primo giorno dell’anno. Franco Bertini era un dirigente e una persona schietta, tenace e battagliera che ha segnato gran parte della storia della Faib che proprio in questi mesi ha festeggiato i sessanta anni dalla sua nascita contribuendo a far progredire la categoria dei gestori, rivestendo ruoli di primo piano sia come dirigente Faib che come uomo Confesercenti. Grazie alla sua esperienza maturata fin da giovanissimo prima come semplice gestore a Firenze, dove è stato promotore e fondatore della Faib. Con l’ obiettivo di far progredire questa categoria senza regole, contribuì a fondare insieme ad altri colleghi toscani ed emiliani il sindacato dei benzinai che poi hanno dato vita alla Confesercenti. Grazie al suo intuito ben presto si è distinto per rivendicare diritti a tanti benzinai che erano costretti a lavorare in condizioni di totale sfruttamento con turni e orari massacranti essendo lui stesso coinvolto in prima persona in un periodo particolarmente florido agli albori del boom economico. Con lui scompare un dirigente di primo piano del nostro sindacato. Il suo esempio e la sua lezione continuerà ad essere un punto di riferimento per la Faib toscana in una situazione ben più difficile e complicata di quella degli inizi del nuovo millennio".
Fonte: Confesercenti Toscana
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