Saldi invernali 2024: a Pisa 100mila famiglie coinvolte, 137 euro la spesa media

saldi agosto toscana

Sono quasi 16 milioni le famiglie italiane interessate dai saldi che prenderanno il via venerdì 5 gennaio. Dureranno 60 giorni e secondo le stime di Confcommercio ogni persona spenderà circa 137 euro, per un giro di affari di 4,8 miliardi. A Pisa e provincia la propensione alla spesa pro-capite si mantiene sui livelli della media nazionale: saranno circa 100mila le famiglie pisane coinvolte, per una spesa media di 306 euro a famiglia e un giro d'affari da oltre 30 milioni di euro a livello provinciale.

Lorenzo Nuti, presidente di FederModa Confcommercio Pisa

"I dati sono incoraggianti e di buon auspicio per le vendite" afferma Lorenzo Nuti, presidente di FederModa Confcommercio Pisa, membro di Giunta e Consiglio nazionale di FederModa Italia e presidente Giovani Imprenditori FederModa Italia Confcommercio "una conferma di quanto i saldi invernali siano uno dei momenti più attesi e di maggiore appeal per i consumatori, che avranno l'occasione di acquistare capi d'abbigliamento a prezzi molto convenienti e vantaggiosi, ma anche per gli imprenditori, visto che rappresentano una parte importantissima delle nostre vendite stagionali, il 20% del lavoro dell'intero anno".

"Registriamo un interesse maggiore da parte delle famiglie, anche grazie all'introduzione della data unica del 5 gennaio a livello nazionale che ha significato maggiore chiarezza. Inoltre - prosegue Nuti - quelli del 2024 saranno i primi saldi invernali caratterizzati dal nuovo Codice del Consumo entrato in vigore a luglio, che introduce l'obbligo, per il venditore, di indicare il prezzo riferito ai 30 giorni precedenti all'avvio dei saldi. Una novità positiva all'insegna della trasparenza con l'obiettivo di tutelare il consumatore, spesso disorientato da dinamiche di vendita aggressive e poco chiare".

Tra i capi più ricercati spiccano "quelli stagionali e tipicamente invernali, come cappotti, giacconi, piumini e maglie in lana, anche in previsione delle temperature più fredde che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane".

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa

"Con l'inizio del nuovo anno i saldi rappresentano l'occasione ideale per far recuperare un po' di ossigeno e la liquidità necessaria ai commercianti, in un contesto che li vede combattere da ormai troppo tempo con incertezze climatiche e normative" dichiara il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. "I negozi di vicinato rappresentano una garanzia di professionalità e qualità, una vera opportunità per i consumatori in questo periodo dell'anno".

Confcommercio ricorda le regole base dei giorni di saldi

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

Fonte: Confcommercio Provincia di Pisa

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