Nei giorni scorsi ci sono state due occupazioni studentesche di tre plessi scolastici: al Machiavelli/Capponi (sede di via Frescobaldi), di durata 5 giorni con 7 di interruzione didattica; e Alberti/Dante (sedi di via Magliabechi e via San Gallo): durata 7 giorni con 9 giorni di interruzione didattica.
"Quando gli occupanti se ne sono andati - avverte Massimo Fratini, consigliere delegato all'Edilizia scolastica - abbiamo potuto purtroppo constatare notevoli danni alle scuole e alle dotazioni. I tecnici stanno facendo la stima dei costi per le riparazioni e i ripristini. La cifra provvisoria si aggira intorno ai 15 mila, 20 mila euro. Telefoni rotti, sedie spaccate e tinte con vernice indelebile, wi-fi rotti e divelti dal muro, tavoli spaccati, diversi computer rubati, vetri rotti, porte divelte e spaccate. Meccanismi delle porte di sicurezza spaccati".
Quasi tutte le porte tagliafuoco "riportano scritte con vernice indelebile che non le rendono più ignifughe e che dovranno essere ritrattate o sostituite".
In una scuola "si sono trovati escrementi disseminati in vari luoghi che hanno reso necessaria la disinfestazione di tutto l'istituto che è costata 3.500 euro e oltre che due giorni di chiusura".
Due macchinette erogatrici di caffè, merendine e bevande sono state divelte e forzate. E’ stato rubato tutto il contenuto e sottratta la cassetta con i soldi.
Inoltre quasi tutti i bagni, ma anche diverse porte, pareti e finestre "sono stati coperti da scritte enormi fatte con vernici indelebili . Scarabocchi e scritte ingiuriose dovunque". Si renderà necessaria la tinteggiatura con molte “mani” e spesso non basterà.
Infine sono sparite molte chiavi che renderanno necessaria la sostituzione delle serrature.
Massimo Fratini esprime tutto il suo rammarico e la sua disapprovazione: “Trovo davvero intollerabile quello che è successo. I danni dimostrano non solo disattenzione e incuria ma anche disprezzo per i beni pubblici e una volontà solo distruttiva. Non entro nel merito delle motivazioni delle occupazioni, ma mi domando se era proprio necessario vandalizzare un bene pubblico per dimostrare la propria indignazione. Chi pagherà questi 20.000 euro? Quelli che hanno occupato dopo essere stati individuati e denunciati? La scuola, sottraendo fondi alla didattica? I genitori di tutti gli alunni? Non lo so. Sarà nella competenza di ogni singolo consiglio di istituto decidere a riguardo. Mi permetto però di suggerire che sarebbe opportuno che tutto questo non passasse sotto silenzio e che si aprisse una franca e aperta discussione nel merito nelle classi, nelle assemblee, nelle famiglie. Altrimenti sarebbe una occasione persa”.
"Quando gli occupanti se ne sono andati - avverte Massimo Fratini, consigliere delegato all'Edilizia scolastica - abbiamo potuto purtroppo constatare notevoli danni alle scuole e alle dotazioni. I tecnici stanno facendo la stima dei costi per le riparazioni e i ripristini. La cifra provvisoria si aggira intorno ai 15 mila, 20 mila euro. Telefoni rotti, sedie spaccate e tinte con vernice indelebile, wi-fi rotti e divelti dal muro, tavoli spaccati, diversi computer rubati, vetri rotti, porte divelte e spaccate. Meccanismi delle porte di sicurezza spaccati".
Quasi tutte le porte tagliafuoco "riportano scritte con vernice indelebile che non le rendono più ignifughe e che dovranno essere ritrattate o sostituite".
In una scuola "si sono trovati escrementi disseminati in vari luoghi che hanno reso necessaria la disinfestazione di tutto l'istituto che è costata 3.500 euro e oltre che due giorni di chiusura".
Due macchinette erogatrici di caffè, merendine e bevande sono state divelte e forzate. E’ stato rubato tutto il contenuto e sottratta la cassetta con i soldi.
Inoltre quasi tutti i bagni, ma anche diverse porte, pareti e finestre "sono stati coperti da scritte enormi fatte con vernici indelebili . Scarabocchi e scritte ingiuriose dovunque". Si renderà necessaria la tinteggiatura con molte “mani” e spesso non basterà.
Infine sono sparite molte chiavi che renderanno necessaria la sostituzione delle serrature.
Massimo Fratini esprime tutto il suo rammarico e la sua disapprovazione: “Trovo davvero intollerabile quello che è successo. I danni dimostrano non solo disattenzione e incuria ma anche disprezzo per i beni pubblici e una volontà solo distruttiva. Non entro nel merito delle motivazioni delle occupazioni, ma mi domando se era proprio necessario vandalizzare un bene pubblico per dimostrare la propria indignazione. Chi pagherà questi 20.000 euro? Quelli che hanno occupato dopo essere stati individuati e denunciati? La scuola, sottraendo fondi alla didattica? I genitori di tutti gli alunni? Non lo so. Sarà nella competenza di ogni singolo consiglio di istituto decidere a riguardo. Mi permetto però di suggerire che sarebbe opportuno che tutto questo non passasse sotto silenzio e che si aprisse una franca e aperta discussione nel merito nelle classi, nelle assemblee, nelle famiglie. Altrimenti sarebbe una occasione persa”.
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