Castelfranco di Sotto e di Santa Croce sull’Arno pensano insieme lo sviluppo del territorio

(foto gonews.it)

I due Comuni hanno approvato e dato il via al procedimento di formazione del Piano Strutturale Intercomunale


A dicembre 2019 le Giunte Comunali di Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno hanno approvato e dato il via al procedimento di formazione del Piano Strutturale Intercomunale (P.S.I.). Ha preso così avvio un percorso che ha visti impegnati i due Comuni in una serie di azioni finalizzate al nuovo disegno del territorio attraverso scelte condivise in una progressiva dimensione di area vasta.

Poco dopo l’avvio del Piano la pandemia ha fermato il procedimento che è stato ripreso a fine 2020 procedendo ad una gara pubblica per l'affidamento dell'incarico di progettazione del P.S.I.. L’iter della gara si è chiuso a fine nel 2021, e nel 2022 c'è stato l'affidamento dell'incarico di progettazioni. Ad oggi si è tenuta, nello scorso novembre la conferenza di co-pianificazione con Regione Toscana, procedura obbligatoria per arrivare all'adozione del Piano.

Adesso, a distanza di quattro anni, le due Amministrazioni Comunali fanno il punto sull’avanzamento dei progetti condivisi e danno avvio a un percorso di condivisione con la cittadinanza che partirà a gennaio 2024.
Saranno organizzati incontri aperti - a Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Staffoli e Orentano - con associazioni, attività economiche e cittadini, per delineare i successivi passi. Inoltre saranno convocate riunioni mirate e specifiche con soggetti portatori d’interesse.

Per permettere questo tipo di collaborazione è stato costituito un Ufficio associato di piano di cui faranno parte il personale tecnico-amministrativo di entrambi i Comuni. Il Comune di Castelfranco ha il ruolo di capofila perché tra i due è quello con maggior espansione territoriale.

Tra i temi principali del Piano Strutturale Intercomunale: la riduzione del consumo di suolo con un recupero dei volumi dismessi, il rafforzamento dell’identità territoriale e la valorizzazione culturale, la rigenerazione delle aree più disagiate del territorio garantendo al contempo la crescita, lo sviluppo e il benessere delle nostre famiglie, dei lavoratori e delle imprese.

In questa cornice di obiettivi generali, si è lavorato sul progetto di creare un corridoio verde tra l’Arno e le Cerbaie: è prevista la realizzazione di aree di rimboscamento nelle fasce parallele alla Bretella del Cuoio. Il progetto è infatti denominato “Il Verde della Bretella”.

Oltre a questo è intenzione delle amministrazioni quella di valorizzare corti e borgate. Nelle dinamiche di trasformazione del territorio, al fine di preservare l'identità dei nuclei urbanizzati e del territorio agricolo risulta inoltre necessario evitare la saldatura delle urbanizzazioni preservando le aree naturali di varco ed i corridoi ecologici. Insieme a questo punto, sarà poi perseguita la valorizzazione dei centri storici dei due Capoluoghi sotto il profilo urbanistico e sociale attraverso l'attuazione di politiche mirate a perseguire una qualità abitativa e dei servizi più funzionale con le esigenze attuali.

Tra i principi al centro dell’attenzione, torna anche la gestione del rischio idraulico. È stato fatto un adeguamento degli studi del rischio idraulico rispetto alla disciplina dettata dalla nuova legge regionale Santa Croce e Castelfranco, insieme ai Comuni di San Miniato, Montopoli in Val D’Arno, Santa Maria a Monte, Pontedera, Fucecchio e Cerreto Guidi, attraverso nuovi studi ed indagini idrauliche a livello sovra comunale al fine di mettere a punto ed attuare importanti interventi strutturali necessari per la messa in sicurezza dell’area dal rischio idraulico.

Ognuna delle tematiche affrontate nel Piano sono state sviluppate in un’ottica intercomunale, tenendo conto di una dimensione comprensoriale. In questo senso il Piano Intercomunale dovrà "dialogare" ed essere in relazione con gli strumenti dei comuni confinanti.

È condivisa la necessità di ridisegnare il sistema infrastrutturale a servizio del territorio. Due sono i punti fondamentali da affrontare: alleggerire il traffico pesante nella parte collinare del territorio con la verifica di fattibilità di un collegamento tra la S.G.C. Fi-Pi-Li con la A11 e l’avvio di un progetto complessivo di sistemazione e la sua attuazione, della strada provinciale Bientina Altopascio (S.P. n. 4), che per un tratto ricade nel Comune di Castelfranco di Sotto; mettere in connessione i poli produttivi attraverso il collegamento centrale tra Castelfranco di Sotto- Santa Croce sull’Arno- Fucecchio.

Il sistema infrastrutturale locale dev’essere pensato in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale: strade di scorrimento urbano, strade urbane principali, strade urbane di quartiere, percorsi ciclabili e pedonali per ottenere un miglioramento della qualità urbana attraverso un sistema di mobilità a servizio della residenza e delle attività produttive e commerciali.

“Abbiamo portato avanti convintamente il percorso di Piano Strutturale Intercomunale, per disegnare lo sviluppo dei prossimi anni in modo congiunto. In questo iter abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Regione Toscana, per la realizzazione concreta del lavoro, e affidato l’incarico ai progettisti della redazione del Piano - commentano i sindaci Giulia Deidda e Gabriele Toti -. Sono molti gli aspetti di comune interesse, per due Comuni con affinità sociali, culturali, economiche che posso avere una visione complessiva con cui interfacciarsi con le altre realtà del Valdarno”.

Fonte: Comune di Castelfranco di Sotto - Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Castelfranco di Sotto

<< Indietro

torna a inizio pagina