Registrato in un comune del Bolognese il figlio di una coppia omogenitoriale toscana

La coppia dall'Aretino si è trasferita a San Lazzaro di Savena dove la sindaca ha registrato l'atto di nascita: "Mettere al centro i bambini, prevedere per loro la massima tutela"


La sindaca di San Lazzaro di Savena, Isabella Conti, oggi ha registrato in Comune l'atto di nascita di un bambino di 16 mesi. È il figlio di una coppia omogenitoriale, due papà che dalla provincia di Arezzo hanno deciso di trasferirsi nel comune in provincia di Bologna.

"Ha 16 mesi e fino ad oggi per il nostro Paese non esisteva: nessuna trascrizione del suo atto di nascita, nessuna residenza. Un fantasma nel nostro ordinamento" scrive la prima cittadina Isabella Conti, raccontando quella che definisce "una questione morale" e affermando che appena saputo di questa storia "non mi è stato possibile restare indifferente". Ad oggi "nel nostro Paese i figli delle coppie omogenitoriali subiscono una contrazione dei loro diritti" perché prosegue la sindaca, "l'unico strumento attraverso il quale un genitore intenzionale può riconoscere un figlio è quello dell'adozione in casi particolari" istituto giuridico, "assolutamente inidoneo sia perché nasce per disciplinare esclusivamente aspetti economici tra adottante e adottato sia perché per ottenere la pronuncia del tribunale passano anni".

Per la sindaca di San Lazzaro di Savena, "bisogna scegliere la strada che metta al centro i più fragili e cioè i bambini, prevedendo per loro la massima tutela possibile, e cioè la doppia tutela genitoriale, così come previsto dalla nostra Costituzione". Infine "di una cosa mi sono convinta: i bambini, da qualsiasi provenienza arrivino - conclude Conti - meritano una speciale sensibilità e tutela in termini giuridici, etici, politici".

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