Capitale italiana della Cultura, nella decina finisce anche la Valdichiana

L’Unione dei Comuni Valdichiana Senese è finalista per la Capitale italiana della cultura 2026. Per la prima volta una Unione dei Comuni accede alla valutazione conclusiva per l’attribuzione del titolo conferito dal Ministero della Cultura. Il dossier Valdichiana 2026, seme d’Italia è stato quindi ammesso dalla giuria tra i dieci progetti che saranno valutati a marzo prossimo.

È Agnese Carlettipresidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, a esprimere l’entusiasmo delle dieci municipalità: “Questo traguardo è davvero significativo perché certifica la capacità di cooperazione tra dieci enti e dieci comunità anche sul tema della cultura; lavorare insieme, per un territorio così vasto ed eterogeneo è molto impegnativo, ma in questi anni istituzioni e cittadini si sono convinti di quanto sia importante muoversi in rete, anche collaborando con soggetti nazionali e internazionali; siamo grati al direttore di candidatura Filippo Del Corno, al Comitato Promotore, al Comitato Scientifico e all’unità operativa coordinata dalla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte per la qualità del lavoro fatto fin qui: ora siamo ancora più determinati e fiduciosi per affrontare la valutazione finale.”

Unica finalista tra le autorevoli candidature toscane, l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese ha ricevuto i rallegramenti e il sostegno del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha telefonato a Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena, nonché delegato a Valdichiana 2026: “Siamo orgogliosi - commenta Grazi - di rappresentare la nostra Regione con un progetto che inizialmente sembrava molto complesso, se non impossibile, ma che oggi ha la conferma di essere stato elaborato con serietà e dedizione; c’è compiacimento per quanto fatto finora, gratitudine nei confronti di quanti hanno partecipato e infine ottimismo, perché questo traguardo possa trasformarsi nel risultato che i dieci Comuni della Valdichiana Senese auspicano con forza”.

Sottolinea il risultato anche il direttore di candidatura Filippo Del Corno: ““Il sentimento di soddisfazione è davvero profondo perché eravamo consapevoli che il livello delle altre candidature fosse molto alto, per questo siamo fieri di un esito che volevamo, ma che sapevamo essere difficile da conseguire; del resto la Valdichiana Senese ha messo al lavoro per il dossier di candidatura l'intelligenza collettiva della sua comunità, che con la sua energia e dedizione ha ben meritato questo primo e già rilevante riconoscimento.”

Pieno sostegno alla candidatura dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese a capitale italiana della Cultura 2026. È quanto esprime con orgoglio il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, appresa la notizia della candidatura. “Come Consiglio Regionale faremo di tutto per aiutare la Valdichiana a diventare Capitale italiana della cultura 2026”, scrive sui propri profili social.

“Questo è un primo, grande risultato per la Toscana intera, ma non ci basta! Presto incontrerò i 10 sindaci di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda – spiega Mazzeo – e chiederò ai capigruppo di presentare tutti insieme una mozione in Consiglio regionale perché possiamo sostenere la candidatura della Valdichiana, una terra con un ecosistema culturale unico al mondo. Dopo un periodo così tremendo – conclude il presidente – sarebbe bellissimo che la ripartenza della nostra regione passasse anche da questo!”.

Con il progetto ‘Valdichiana 2026, seme d’Italia’, l’Unione dei Comuni è entrata tra le dieci finaliste con Agnone (Isernia), Alba (Cuneo); Gaeta (Latina); L’Aquila; Latina; Lucera (Foggia); Maratea (Potenza); Rimini; Treviso.

Le finaliste verranno convocate il 4 e 5 marzo 2024 per illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura è prevista entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.


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