Ricordando Luca Nuti, scomparso a 48 anni per una malattia rarissima. Edito un libro per trovare la cura

Luca Nuti e Alessandra Gozzini

Può un libro aiutare a trovare una cura per una malattia rara ma letale?

L’obiettivo – ambizioso – è quello di contribuire a trovare finalmente una cura per la malattia che ha colpito e portato via suo marito: Alessandra Gozzini, santacrocese 59enne, nel 2018 ha dovuto dire addio al compagno di una vita Luca Nuti, colpito fatalmente a 48 anni da una malattia – l’encefalopatia spongiforme sporadica – rarissima e per la quale non esiste nessun protocollo terapeutico.

La malattia è talmente rara che colpisce un individuo su 1 milione e mezzo. In poche parole, questa malattia si comporta similarmente alla sindrome dalla mucca pazza ma non ha nessun collegamento con l’alimentazione.

Alessandra in ricordo del marito nel novembre 2018 ha fondato l’Associazione Nuti Luca che persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e raggiunge il suo scopo attraverso il sostegno alla ricerca medica e scientifica delle malattie di tipo “neurodegenerative di origine prionica”.

L’associazione è stata presentata al mondo il 13 dicembre di quell’anno, 20 anni dopo il suo matrimonio. E nella stessa data – ma 25 anni dopo – Alessandra Gozzini presenterà il libro che ha realizzato – affidandosi alla penna del giornalista Marco Sabia – per raccogliere fondi da destinare alla ricerca nei confronti di questa malattia “orfana”, in particolare per sostenere i progetti del professor Gianluigi Zanusso dell’Università di Verona, che con grande umanità e professionalità ha seguito Luca nella sua sfortunata parabola.

L’appuntamento è per le 18.30 di mercoledì 13 dicembre, nella saletta Vallini della biblioteca comunale Adrio Puccini di Santa Croce sull’Arno (in Largo Delio Nazzi 1).

Il libro si intitola “Se tu fossi qui” e già da questo si capisce come e perché questa opera (edita da Carmignani Editrice di Staffoli) è nata. Il ricavato del libro verrà infatti devoluto alla ricerca, in ricordo di Luca Nuti e affinché in futuro sempre meno persone debbano confrontarsi con una condanna a morte inappellabile.

"E’ un qualcosa che sento di dover fare dal profondo del cuore – sottolinea Alessandra Gozzini – perché ci sono famiglie che si trovano a vivere quest’esperienza terribile senza poter fare dal nulla, com’è accaduto a noi. Tanto buono è stato Luca, tanto cattivo è stato il destino nei suoi confronti; Luca ha amato la vita fino in fondo, anche se se è stata ingiusta con lui. Sarò felice quando sarò riuscita a fare qualcosa per chi si sta confrontando con una malattia contro la quale per adesso non abbiamo speranza, per ricordare la splendida persona che era. E grazie a Marco Sabia che ha accolto questo mio bagaglio così difficile; spero che possa continuare a seguire me e l’associazione anche nel futuro".

"Devo ringraziare Alessandra Gozzini – aggiunge Marco Sabia – perché con grande umanità mi ha aperto le porte del suo dolore, accettando di raccontare momenti della sua vita che non potrà dimenticare. Alla fine per me Luca Nuti è diventato come una persona di famiglia, pur non avendolo mai conosciuto. E spero che attraverso questo libro si possa dare un contributo a chi fa ricerca contro questa malattia tanto rara quanto terribile".

Il libro sarà acquistabile in loco e seguiranno nuove presentazioni nel breve-medio periodo.

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