Diritto alla casa, Cgil e Sunia Firenze lanciano la petizione

La Toscana e in particolare l’area metropolitana fiorentina sono diventate ‘preda’ di una stabile precarietà abitativa. La fascia grigia non esiste più da diversi anni, sprofondando rovinosamente nella fascia rossa, nell’emergenza più profonda, dove trovare un alloggio a prezzi accessibili è diventato impossibile.

I numeri lo confermano: nella nostra Regione 200 mila sono le famiglie in difficoltà abitativa, i nuovi provvedimenti di sfratto convalidati nel 2022 sono stati 5.978, con un +60% rispetto all’anno precedente, che si aggiungono ai 15.026 in attesa di esecuzione. Ben 2.877 sono state le famiglie toscane messe in strada con l’intervento della forza pubblica, gran parte delle quali impossibilitate a sostenere i costi dell’abitare a causa di perdita del lavoro e diminuzione della capacità reddituale. Oltre 55mila sono le persone che hanno presentato domanda di assegnazione di una casa popolare. Di queste solo un 10% troverà soluzione nei prossimi anni in una casa pubblica.

I dati riportati sono da vero e proprio bollettino di guerra: il disagio abitativo rappresenta una componente rilevante della nostra società, dove la casa è sempre più un acceleratore verso la povertà per famiglie di lavoratori e pensionati. Ma adesso diciamo a gran voce: basta! La necessità di politiche abitative a 360 gradi, è ormai ineludibile. Il Governo finora non ha fatto nulla sull’emergenza abitativa anzi, ha colpevolmente tolto il contributo affitto e azzerato il fondo per la morosità incolpevole, non ha previsto risorse per l’edilizia pubblica, con finanziamenti adeguati per incrementare il patrimonio di case popolari.

Queste famiglie senza via d’uscita devono essere sostenute e non abbandonate, come sta facendo il Governo.

Tra le iniziative messe in campo, il SUNIA, con il sostegno della CGIL, ha deciso di lanciare una petizione popolare a livello nazionale: “Per il diritto all’abitare”.

Chiediamo a tutti i cittadini di sostenere questa campagna (è possibile firmare il modulo presso le sedi Cgil e Sunia), attraverso la raccolta di firme da consegnare alla Presidenza della Camera e del Senato: un aiuto per far tornare il diritto alla casa nel circuito virtuoso delle politiche nazionali.

Fonte: Cgil Toscana e Firenze - Ufficio Stampa

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