"Tutti i nodi vengono al pettine. Con l'arrivo delle bollette che scadono a dicembre i cittadini prendono atto che la Tari, divenuta Taric (ovvero tariffa sui rifiuti corrispettiva) ha subito mediamente un aumento del 30% per le famiglie e del 100% delle imprese. Stiamo parlando di cittadini e imprese che differenziano i propri rifiuti e che hanno comportamenti corretti nello smaltimento ma che, ugualmente, vengono puniti.
Il passaggio alla Taric, come Buongiorno Empoli aveva previsto, è stato un netto peggioramento per la cittadinanza.
Per l'uso domestico si registra un aumento del 30% della bolletta e questo perchè la premialità (concessa a chi differenzia dal 70 al 100%) è di poche decine di euro a fronte dello sconto precedente (periodo tari) che era del 30% sull'importo totale.
Per le aziende la situazione è ancora peggiore perche' l'aumento è del 100% in quanto smaltiscono tramite contenitori sovradimensionati per l'attuale calendario. E qui c'è il primo grande inganno che viene perpetrato attraverso la taric: i dati falsati sui volumi di smaltimento.
A differenza di una logica di buon senso, che significa differenziare il più possibile e mettere fuori i bidoni quando sono i pieni, alia - con il consenso del Comune di Empoli - spinge a mettere fuori i bidoni sempre, anche se semivuoti. Questo è l'unico sistema per ottenere la premialità e, al contempo, serve ad alia per far credere che produciamo più rifiuti di quanti siano in realtà. Barare sui volumi dei rifiuti è estremamente pericoloso perchè costringe a prendere decisioni inutili e dannose sui nuovi impianti di smaltimento (vedi vicenda gassificatore).
Infine, siamo veramente contrari al meccanismo - vergognoso - che Alia e la Regione Toscana hanno messo in piedi per ritirare i rifiuti derivanti dalla recente alluvione di inizio novembre. A 15 giorni dall'evento, i rifiuti sono ancora nei piazzali delle aziende perché invece di mandare dei camion e portare via tutto il prima possibile, Alia ha messo in piedi un meccanismo farraginoso per la richiesta di intervento. Meccanismo che prevede telefonata al call center + iscrizione ad un'app che non funziona per le aziende + compilazione e rinvio di moduli online (uno per ogni tipologia di rifiuto) + attesa di un ispettore che deve venire a verificare + ritiro del materiale. Considerando che stiamo parlando di aziende che hanno subito gravi danni, questa procedura appare come una beffa.
Su queste questioni, il sindaco di Empoli non può fare orecchie da mercante. Appena torna dalla Cina dovrà dare più di una risposta ai cittadini. I quali, intanto, possono firmare il referendum contro la quotazione in borsa di Alia. Visto come si sta comportando l'azienda adesso non è dato di sapere cosa può combinare una volta decisamente in mano ai privati."
Fonte: Buongiorno Empoli
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