Vanni e Iallorenzi a confronto: le prime impressioni sulla genesi di queste primarie vinciane

Abbiamo sentito Sara Iallorenzi e Daniele Vanni in merito alla partenza della campagna elettorale vinciana, che li terrà occupati nelle primarie per la scelta del candidato o della candidata a sindaco del Comune di Vinci.
Stesse domande, stesso nastro di partenza.
Per quel che riguarda la data delle primarie, nessuno per adesso sa niente e non c'è un giorno preciso. Certo è che, come sempre, saranno aperte anche ai non tesserati del partito.
Meno incerta la data delle elezioni amministrative: probabile l'accorpamento alle europee del 9 e 10 giugno 2024.

Il Pd vinciano è l'unico fra i Comuni dell'Empolese Valdelsa, finora, che ricorre alle primarie nella scelta del candidato a sindaco. Questo può costare qualcosa all'interno dell'economia elettorale del Pd in vista delle amministrative?

Vanni
Dalla consultazione del gruppo dirigente del PD fatta dalla commissione di garanzia sono emersi più nomi ritenuti adatti a ricoprire il ruolo di candidato a sindaco. Questo ci dimostra come nel corso degli anni all'interno del Pd siano cresciute più persone oggi in grado di poter prendersi in carico una responsabilità così importante. Del resto è tra i compiti di un partito formare e responsabilizzare una nuova classe dirigente.
Le primarie rischiano di essere divisive? Le primarie possono essere uno strumento di selezione delle candidature con aspetti positivi e negativi. In questa fase bisogna essere bravi noi a valorizzare gli aspetti positivi e far si che siano un'opportunità per coinvolgere nuove persone su una discussione che riguarda il futuro del nostro territorio.

Iallorenzi
Innanzitutto mi preme dire che le primarie sono parte integrante del Pd. È uno strumento presente all'interno dello statuto ed è una cosa naturale ricorrere a questo strumento. Quindi, niente di allarmante o preoccupante. Le primarie sono uno strumento naturale del Pd, è proprio alla base del partito.
Non si deve cadere nell'errore di pensare che ci sia qualche frattura all'interno del partito, anzi.

Come intende convincere le persone a scegliere Iallorenzi o Vanni alle primarie?

Vanni
Alle primarie arriviamo con una piattaforma programmatica che deriva da un percorso fatto all'interno del Partito Democratico. All'interno di questa piattaforma democratica ci saranno alcuni aspetti e alcuni temi che saranno evidenziati rispetto a altri, quindi ci sarà anche una questione che riguarda delle priorità all'interno del programma. Sono queste priorità su cui si basa la mia candidatura, e quindi cercheremo di fare una discussione sui temi.
La base della mia proposta è stata posata domenica mattina [nell'incontro a Sovigliana, davanti alla sede del partito, ndr], cercando di coinvolgere le persone che sono interessate al progetto. E devo dire che la risposta è stata buona. Da parte nostra il messaggio è che siamo aperti il più possibile a chiunque voglia provare a dare un contributo al mio progetto.
Questo significa non calare una proposta politica dall'alto, ma insenarsi fra le persone e coinvolgerle, perché alla fine si parla del nostro territorio e delle cose che vogliamo fare perché questo territorio cresca.
E poi siamo partiti da Sovigliana perché è lì che è partito il mio impegno politico con la mia città e perché è lì che c'è la sede del Pd comunale. La mia intenzione è coinvolgere il più possibile tutto il territorio di Vinci, andando oltre i dualismi che possono dividere il paese. Questo tramite un programma che possa tirare fuori il meglio di ogni parte di Vinci.

Iallorenzi
Sara Iallorenzi deve essere Sara Iallorenzi, per come è fatta, per il suo percorso all'interno dell'amministrazione comunale. Ho accettato questa candidatura perché ho avuto una spinta da parte delle persone. Una mia candidatura è dunque una risposta alle tante aspettative che molte persone hanno dimostrato di riporre in me e nel mio percorso. Vorrei essere votata per la mia disponibilità nei confronti di Vinci.

Appena uscito l'annuncio delle primarie, da destra sono subito arrivate le critiche: "due facce della stessa medaglia" e "un pretesto per cominciare prima la campagna elettorale". Cosa risponde?

Vanni
La critica delle attuali sta nel gioco delle parti. È giusto e legittimo che abbiamo avuto una reazione all'annuncio delle primarie.
Io baserò tutto sul reciproco rispetto, qualora vinca sia le primarie che le amministrative, però è necessario dire che bisogna essere contenti che ci siamo persone che si mettono in gioco per il proprio Comune, e non è mai troppo presto per organizzare riunioni o assemblee per parlare del futuro della nostra città.

Iallorenzi
Non ho avuto modo di riflettere sulla reazione delle opposizioni in merito all'annuncio delle primarie. Sara Iallorenzi e Daniele Vanni sono due persone dello stesso partito. Non a caso sono primarie del Partito democratico: una è la vice sindaco, l'altro è il segretario (che per correttezza si è autosospeso per l'occasione) che ha appoggiato la linea di questa amministrazione comunale in toto. Certo, siamo due persone che si presentano sotto la stessa bandiera politica, che alla fine dovranno essere scelte dalle persone, attraverso quello strumento di cui sopra, che sono le primarie. Che, ripeto, sono lo strumento naturale del Pd per permettere proprio a quelle persone di scegliere la figura più adatta per essere scelta come candidato a sindaco di Vinci.

Christian Santini



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