Quella che si sta consumando in Medio Oriente nelle ultime settimane è una tragedia insopportabile. Una tragedia che ci riguarda e che ci impone di prendere parte. Perché il genocidio che il governo israeliano sta perpetrando nella Striscia di Gaza deve essere fermato e il contributo delle strade e delle piazze - a Empoli come a Firenze, in Italia come nel resto del mondo - è fondamentale.
Di fronte a oltre seimila vittime di cui migliaia di bambini, famiglie distrutte, sfollati, case, scuole e ospedali sotto le bombe, la richiesta più urgente è quella far cessare gli attacchi e assistere massicciamente la popolazione. Tutto ciò, però, non basta. Perché il genocidio che si sta consumando a Gaza in queste settimane è solo l’ultimo atto del regime di oppressione che vive il popolo palestinese. Un popolo prigioniero nella sua terra da oltre ottant’anni, che dall’inizio del nuovo millennio ha visto un ulteriore peggioramento della propria condizione nella totale indifferenza della comunità internazionale.
Nei territori della Cisgiordania, occupati illegalmente dal 1967 dal governo israeliano attraverso l’esercito, è in atto una vera e propria politica di apartheid. Sono cresciuti in maniera esponenziale gli insediamenti di colonie, più volte condannati anche dall’Onu. Inoltre, migliaia di famiglie palestinesi a Gerusalemme Est e in altre città sono state sfrattate dalle loro case con la forza. Mentre sono andate avanti le violazioni giudiziarie (su tutte la detenzione amministrativa senza limiti) a danno della popolazione palestinese.
Mentre nella Striscia di Gaza dal 2007 in poi la situazione si è progressivamente aggravata con vere e proprie ritorsioni nei confronti della popolazione civile, chiusa dentro una prigione, senza accesso ai servizi e totalmente dipendente dalle forniture decise dalle autorità israeliane. Tutto ciò non è accettabile. Non lo è stato finora, nonostante il silenzio internazionale. Lo è tanto meno adesso. Per questo chiediamo di fermare le armi e di tornare a parlare di giustizia e diritti per la popolazione palestinese. Solo in questo modo potremo avere un futuro di pace per questa terra martoriata.
Per questo giovedì 2 novembre saremo in Piazza della Vittoria ad Empoli dalle 18.30, ed invitiamo tutta la comunità ad esserci, con i propri corpi e le proprie voci, per la popolazione Palestinese.
Adesioni a oggi (in aggiornamento)
Anpi Empoli
Arci Empolese Valdelsa
Empoli per la pace
FAI federazione anarchica empolese e della Valdelsa
Comunità in Resistenza Empoli/CSA Intifada
Non una di meno Empoli
Settembre Rosso
Tra i binari APS
Potere al Popolo Empolese Valdelsa
Partito della Rifondazione Comunista zona Empolese Valdelsa
Per aderire scrivere a: info@arciempolesevaldelsa.it
Fonte: Arci Empolese Valdelsa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro