Denunciato l'amministratore di una società del settore calzaturiero per aver concorso a causare il dissesto dell'azienda. Le fiamme gialle di Lucca sono partite a indagare dopo l'incendio che aveva coinvolto l'azienda della Piana a dicembre 2018. L'imprenditore aveva già patteggiato con l'autorità giudiziaria per il reato di incendio colposo, pena sospesa, e richiesta di fallimento della società. Dopo una perizia di un consulente tecnico nominato dal pm e dopo riscontri con i documenti, è stato reso noto che la società da anni era in cattive acque e l'amministratore aveva omesso lo stato di dissesto. La contabilità era tenuta in modo irregolare, non era possibile ricostruire il patrimonio e il movimento degli affari, omettendo di fornire indicazioni sulle merci in rimanenza a fine anno, sui ricavi e sui crediti commerciali. Nello specifico, c'erano 12 milioni di euro di attivo che in realtà non erano presenti nel bilancio. Senza stato di dissesto, l'amministratore poteva beneficiare del suo stipendio e di avere il pagamento dell'affitto dell'immobile dove la società lavorava, di proprietà di due società immobiliari riconducibili all'amministratore, per un milione di euro di valore.
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