Questo romanzo racconta la storia di Lucietta a partire dal 1677, quando a Venezia una neonata viene abbandonata all’Ospedale della Pietà dove le bambine potevano rimanere anche oltre la maggiore età. Ricevevano un’educazione musicale e imparavano a suonare uno strumento. Lucietta ha una voce bellissima e sin da piccola diventa «figlia del coro», poi impara a suonare l’organo. Nel tempo diventa l’organista preferita di Vivaldi che nel 1703 aveva iniziato a insegnare all’Ospedale della Pietà come maestro di violino. Lavorare con un gruppo affiatato e motivato di orchestrali come quello delle coriste, capaci non solo di eseguire ma anche di scrivere e trascrivere la sua musica, era un grandissimo vantaggio, Vivaldi infatti poteva sperimentare e perfezionare la sua arte, cancellare e ripetere in infinite variazioni.
Un’opera che si muove su un doppio binario: cronistoria dei fatti e narrazione romanzata; Sardelli unisce sapientemente le notizie storiche su Vivaldi - le sue composizioni, le difficoltà finanziarie, gli scontri con l’Istituzione - con la vicenda, solo parzialmente di invenzione, di Lucia e delle altre coriste.
Lucietta vive per il Maestro in una sorta di innamoramento; nel tempo deve rinunciare a suonare e cantare, prima per far posto alle ragazze più giovani, poi una malattia agli occhi la rende progressivamente cieca: solo la musica la consola, perché continua a suonare a orecchio, forte della passione per Vivaldi che di quella musica si è fatto tramite e portatore.
La competenza e la passione musicale di Sardelli, autore dell’indimenticabile L’affare Vivaldi, traspaiono per tutto il romanzo e finiscono per contagiare il lettore; sullo sfondo il clima della Venezia del Settecento, le orfane, i governatori, la diffusione di una cultura musicale mentre i dialoghi fra i protagonisti si susseguono incalzanti, e danno ritmo e spessore a tutta la storia.
Federico Maria Sardelli (Livorno, 1963) è membro del comitato scientifico dell’Istituto italiano Antonio Vivaldi e responsabile del Catalogo Vivaldiano.
Direttore d’orchestra e flautista, è un protagonista della rinascita del teatro musicale del Prete Rosso. Fumettista e autore satirico, collabora con «Il Vernacoliere» dall’età di 12 anni. Con Sellerio ha pubblicato L’affare Vivaldi (2015, Best Seller, Premio Comisso) e Il volto di Vivaldi (2021).
Fonte: Ufficio stampa
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