Giovanni Fittante si candida a sindaco di Firenze: "Sicurezza, mobilità e infrastrutture le priorità"

giovanni fittante sindaco

Con un manifesto in 12 punti e da un luogo simbolo, quello della Manifattura Tabacchi, l'imprenditore Giovanni Fittante ha lanciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco. Oltre 700 le persone in sala. ”Bisogna iniziare ad immaginare un altro tipo di città: ascoltare, parlare e confrontarsi per una nuova Firenze. Solo insieme possiamo farcela, solo costruendo una nuova alleanza tra i cittadini e l’amministrazione. Un nuovo patto di solidarietà sociale e impegno civile. Oggi inizia un percorso di partecipazione con i cittadini di Firenze. Un percorso che ci porterà a costruire un programma che a me piace definire "partecipato", poiché lo costruiremo insieme ai cittadini raccogliendo le energie migliori della città. Quella che presentiamo è una cornice su cui lavorare, con delle proposte innovative che hanno l’obiettivo di stimolare il dibattito pubblico ed arrivare alle migliori risposte per Firenze", ha detto Fittante, aprendo la Convention.

Sul palco, insieme a Fittante, due giovani artigiani: l’orafo Marco Cantini e il pellettiere Nicola Nappa, custodi della tradizione fiorentina, ma che guardano al futuro e che incarnano la filosofia di Anima Firenze 2030. Nel corso della serata sono intervenuti, tra gli altri, Ugo De Vita, autore, attore e regista teatrale, Niccolò Rinaldi, scrittore, giornalista, alto funzionario europeo e già Europarlamentare, Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Vittime della Strada Gabriele Borgogni onlus e la scrittrice Gabriella Izzi Benedetti. È intervenuta inoltre, tramite video collegamento, la senatrice Luciana Sbarbati, segretario nazionale dei Repubblicani Europei.

La tabella di marcia per restituire il capoluogo toscano ai fiorentini è lunga e spazia dalla sicurezza alla mobilità, alle politiche di housing sociale, fino a trattare i grandi temi: stadio, rigenerazione urbana, infrastrutture, turismo e cultura.

Sulla sicurezza nessuno sconto, è chiaro Fittante: "Chi sbaglia deve pagare e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità nel controllo del territorio. Inoltre, servono più vigili e agenti in strada e meno negli uffici. Serve più prevenzione e riqualificazione urbana, indispensabili per creare bellezza e, di conseguenza, più sicurezza. Sì ai CPR, ma devono essere di due tipologie: la prima per chi è in attesa di essere espulso (DASPO urbano; l’altra invece sarà finanziata con fondi europei e costruita con una nuova filosofia, incentrata sulle scuole di formazione professionale che possano formare gli immigrati in 18 mesi per poi immetterli nel mercato del lavoro, vista l'attuale necessità di manodopera”.

Tra le priorità di Anima Firenze 2030 le Cascine, che vanno restituite a Firenze e riqualificate anche attraverso la cultura. "Bisogna accendere le luci e portare le persone e i flussi turistici - ha detto il candidato sindaco - a vivere il nostro meraviglioso parco monumentale anche attraverso, per esempio, la realizzazione di un nuovo Museo di Arte contemporanea in stile Guggenheim di Bilbao, di 25 mila mq, nell’area degli ex Ippodromi Le Mulina (area di quasi 100 mila mq). Questo avrebbe un duplice effetto: riqualificherebbe le Cascine e contribuirebbe a decentrare in parte i flussi turistici. Ma tutte le Cascine vanno riqualificate: serve immediatamente un Commissario e a seguire un Ente Parco autonomo che possa decidere ed agire con una visione di insieme, facendo dialogare le varie funzioni”.

Tra le proposte anche pene più severe, come 5mila euro di multe per chi imbratta i monumenti della città ed un decalogo del turista sul comportamento da tenersi a Firenze. Per quanto riguarda l’Ambiente, tema centrale dei punti programmatici, la proposta è quella di piantare 100 mila alberi in 10 anni in Firenze e nella sua area metropolitana e far diventare tutte le piazze di Firenze isole verdi, specialmente quelle in periferia.

Altro punto fondamentale, mette in chiaro Fittante, sarà un piano casa straordinario, che parta dalla riorganizzazione profonda di Casa Spa. “Non solo: occorre superare le assurde attuali graduatorie per gli alloggi popolari con una nuova distinzione tra chi è totalmente indigente e cittadini con redditi normali che non riescono ad accedere ad un alloggio ai prezzi di mercato, compresi gli studenti. Bisogna arrivare ad avere canoni calmierati a massimo 500 euro al mese. Entro 18 mesi dall’insediamento bisogna ristrutturare tutti gli 800 alloggi popolari ad oggi da riqualificare e da destinare appunto in parte agli indigenti, in parte a canoni calmierati e per un 10% agli studenti”.

"Uno dei grandi problemi della città - ha sottolineato Fittante - sono i cantieri infiniti e le strade colabrodo. Per questo credo sia indispensabile un'Agenzia di coordinamento dei lavori stradali a costo zero per il Comune e il Drone di Quartiere per monitorare in tempo reale l'attività dei cantieri, le strade e verificare lo stato delle strisce pedonali o delle buche, in modo da trasmettere i dati alla control room che interverrà per il ripristino. Occorre inoltre una riforma del servizio taxi con aumento delle licenze”.

“Per la prima Convention di Anima Firenze 2030 - ha spiegato - abbiamo scelto il nuovo padiglione della Manifattura Tabacchi, simbolico esempio di rigenerazione urbana, uno dei punti chiave del nostro programma. L’obiettivo non è quello di criticare o polemizzare, ma di guardare al futuro per costruire la Firenze di domani mettendo in campo soluzioni concrete ed applicabili in 5 anni di consiliatura”.

IL PROGETTO - Il progetto di Anima Firenze www.animafirenze2030.it ha preso vita grazie al coinvolgimento di 100 personalità del mondo professionale, imprenditoriale culturale e associativo, espressione di chi vive Firenze e la sua area metropolitana, e che, per esperienza diretta, hanno conoscenza dei problemi e delle criticità della città, nonché delle loro possibili soluzioni. Il 2030 fa riferimento invece all'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’Onu.

IL SIMBOLO - Il logo dell’associazione è composto una scritta “Anima Firenze 2030” in carattere maiuscolo di colore verde, intervallata dal simbolo che richiama l'infinito, formato da un adulto che abbraccia un bambino, stimolando l'idea di continuità. Il blu ricorda l'acqua e la foglia è l'attenzione al verde che dobbiamo avere. Il rosso e il bianco sono i colori della gentilezza e di Firenze. I quattro colori sono quelli dei quartieri. La scritta 2030 fa riferimento all'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

I 12 punti di Fittante sindaco

1. Nuovo Piano Casa. Nuovo Housing Sociale
o Riforma Casa Spa
o Dividere chi ha un’esigenza di indigenza e deve andare su un’assistenza sociale dai cittadini con redditi medio bassi, da aiutare con affitti calmierati in quanto non ce la fanno a sostenere gli affitti a prezzi di mercato.
o Entro 18 mesi ristrutturazione completa di 800 case di proprietà del Comune che attualmente sono inagibili, da destinare in parte agli indigenti, in parte a canoni calmierati e per un 10% agli studenti.
o Prevedere un piano casa che abbia al suo centro la costruzione in aree pubbliche della città metropolitana di nuove abitazioni a costi accessibili dai 1.500 ai 1.800 euro al mq sfruttando prevalentemente le aree dismesse.

2. Mobilità - Nuovo Piano Parcheggi.
o Fermare le 270 mila auto che quotidianamente entrano a Firenze con un nuovo piano parcheggi scambiatori all’esterno della città (con costo della sosta da 1 euro), da costruire in tempi rapidi e anche in altezza, per recuperare spazio, in ferro e acciaio come avviene in altre parti del mondo in quanto esteticamente belli oltre che funzionali.
o Agenzia di Coordinamento Lavori Stradali a costo zero per il Comune, di cui dovranno far parte tutti gli operatori che operano sulla strada che in quota parte se ne assumeranno le spese e, per cui, nessuno potrà intervenire sulle strade senza autorizzazione della stessa.
o Metropolitana Prato / Piana / Firenze per permettere ai cittadini di lasciare la macchina fuori dalla città e prendere un mezzo pubblico efficiente e puntuale.
o Incentivare l’uso della bicicletta e dei percorsi ciclo pedonali. Collegamento tra i parchi cittadini via Arno, Ponte al Mensola, Cascine, Renai.
o Riforma del servizio taxi. Aumentare del 20% le licenze, concedere ai tassisti la possibilità di avere due collaboratori per coprire le 24 ore (in questo modo si triplicano le licenze) e rendere più efficiente il servizio con una nuova alleanza tra cittadini e tassisti. Tutelare con incentivi i tassisti che hanno acquisito la licenza negli ultimi tre anni.
o Drone di Quartiere per monitorare in tempo reale i cantieri, le strade e verificare lo stato delle strisce pedonali e delle buche in modo da trasmettere i dati alla control room che interverrà per il ripristino.
o Migliorare l’efficienza del servizio pubblico dei trasporti prevedendo un investimento che copra le spese per rendere gratuito il servizio per 3 mesi per incentivarne l’uso. Prevedere l’utilizzo gratis dei bus fino a 15 anni per incentivare i giovani all’utilizzo dei mezzi pubblici.
o Prevedere un servizio misto pubblico / privato che preveda dei mini scuola bus ad idrogeno che possono supportare le famiglie nell’accompagnare i figli a scuola per evitare ingorghi, inquinamento e perdite di tempo.

3. Restituire le Cascine a Firenze
o Nomina immediata di un Commissario che assuma la responsabilità di coordinamento delle scelte che andranno ad essere prese e che interesseranno il Parco in attesa della costituzione di un Ente Parco.
o Costituzione immediata di un Ente Parco autonomo che assorba il Commissario e che coinvolga sia istituzioni private che pubbliche per garantire una gestione efficace e sostenibile del parco a 360 gradi con una visione di insieme.
o Costruire un nuovo Museo di arte contemporanea in stile Guggenheim della stessa metratura (25 mila mq) nell’area degli ex Ippodromi Le Mulina (consideriamo che l’area è di circa 100 mila mq).

4. Parco Fluviale e centralità dell’Arno
o Valorizzare l’Arno e mettere in atto un programma decennale (come già fatto in altre città europee) per renderlo balneabile e, in parte, navigabile.
o Realizzare un Parco Fluviale che vada dal Parco al Mensola alle Cascine fino ai Renai collegando con un percorso ciclo pedonale, estendibile fino ai bordi dell’Arno, le tre realtà.

5. Verde Urbano e Ambiente
o Piantare 100 mila alberi in 10 anni in Firenze e in tutta l’area metropolitana. Far diventare tutte le piazze di Firenze isole verdi, soprattutto in periferia.
o Prevedere nuove tecnologie per tutti i mezzi pubblici come ad esempio l’idrogeno.

6. Sicurezza e vivibilità urbana. Qualità urbana, Qualità sociale e Qualità ambientale
o Tolleranza zero: chi sbaglia paga. Non si può più accettare che chiunque arrivi a Firenze delinqua liberamente senza pagarne il prezzo. Ognuno deve assumersi la propria responsabilità nel controllo del territorio: forze dell’ordine, vigili urbani e cittadini.
o Meno vigili e agenti in ufficio e più divise in strada.
o Prevedere la volante / vigili di Quartiere. Deve essere fatta girare in tre turni di 8 ore. Per questo servizio dedicare il 10% di agenti recuperati dagli uffici.
o I luoghi abbandonati e degradati diventano luoghi di delinquenza ed insicurezza. Dobbiamo riqualificare queste aree ridando loro nuova vita e creando bellezza e qualità urbana.
o Sì ai CPR, ma devono essere di due tipologie: la prima per chi delinque e che, quindi, è in attesa di essere espulso; l’altra invece sarà finanziata con fondi europei e costruita con una nuova filosofia, incentrata sulle scuole di formazione professionali per formare gli immigrati in 18 mesi per poi immetterli nel mercato del lavoro, vista l’attuale necessità di manodopera qualificata in tanti settori.

7. Burocrazia - Efficienza amministrativa
o Verifica del lavoro svolto ai vari livelli con dei report trimestrali in modo che i funzionari possano verificare lo stato dell’arte e quello che non funziona dando delle possibili soluzioni da portare al diretto superiore.
o Un nuovo approccio culturale e organizzativo. Formazione.
o Attuare un cambiamento culturale nell’approccio tra operatore pubblico e cittadino nel senso che dovrà essere l’impiegato pubblico a servizio del cittadino e non viceversa. In quest’ottica, sarà necessaria una formazione specifica.

8. Cultura: progetto “cultura diffusa”
o Creazione di micro eventi e iniziative culturali in tutta la città, prevalentemente nelle periferie, in tutte le piazze del territorio fiorentino e dell’area metropolitana.
o Spostare musei attualmente in centro e crearne di nuovi in modo da rendere le aree esterne al centro storico culturalmente fruibili ed anche appetibili ai turisti.
o Scuole di formazione professionali fatte da privati con l’aiuto del Comune affinché si possa recuperare l’abbandono scolastico.
o Incentivare le Scuole di formazione professionali per immigrati fatte da privati con l’aiuto del Comune per favorirne l’integrazione e per rispondere alla richiesta di mano d’opera specializzata in alcuni settori strategici per la nostra economia.

9. Inciviltà, degrado, sporcizia
o Proporre pesanti multe (5 mila euro) per chi imbratta la città e i suoi monumenti, ma allo stesso tempo far partire una campagna di sensibilizzazione. Chiunque arrivi a Firenze deve ricevere un decalogo su come comportarsi.
o Rivedere il piano dei nuovi cassonetti per il conferimento dei rifiuti con la chiavetta, che sta creando problemi alla città, e incentivare una campagna di formazione culturale per la differenziata proponendo spot alle radio e alle televisioni affinché tutti ne siano consapevoli.

10. Sport, salute e giovani. Stadio
o Occorre aiutare e sostenere maggiormente le società sportive che svolgono quotidianamente un insostituibile servizio di formazione per i giovani. Rimborsare alle famiglie, in tutto o in gran parte, le quote annuali pagate. Aprire i centri sportivi anche la sera.
o Firenze deve avere uno stadio nuovo all’altezza della sua storia. E’ assurdo spendere soldi pubblici per un'opera che può fare un privato come succede nelle altre parti del mondo.

11. Immobili dismessi e rigenerazione urbana
o Restituire a Firenze il Meccanotessile e l’ex Ospedale San Giovanni di Dio. Restituire a Firenze tutte quelle realtà abbandonate e degradate da 20/30/40 anni come ex fabbriche ed ex immobili in pieno centro.
o Riqualificare entro 5 anni il Meccanotessile o con un centro di formazione per gli artigiani o, in alternativa, fare il Maxxi di Firenze.

12. Europa e Fondi UE. Turismo sostenibile
o Firenze si vuole europea a parole, ma di fatto accede poco ai finanziamenti europei diretti, ovvero quelli erogati direttamente da Bruxelles senza passare per bandi regionali o governativi. Per questo, proponiamo un lavoro in profondità per modificare strutturalmente, ma anche mentalmente, l’approccio di Firenze ai fondi Ue.
o L’accesso a queste programmi permetterebbe di disporre di notevoli risorse aggiuntive per finanziare quasi tutte le politiche comunali: edilizia sociale sostenibile; mobilità sostenibile; digitalizzazione in numerosi settori della politica cittadina; aiuti diretti alle imprese per innovazione e internazionalizzazione; promozione dell’artigianato di qualità; turismo di qualità; formazione permanente di lavoratori e cittadini; volontariato e Terzo Settore, con attenzione a settori di popolazione svantaggiata; partecipazione della terza età nella vita cittadina; sport e politiche giovanili e molto altro.
o Regolamentare i flussi turistici nel centro di Firenze, anche decentrando alcune importanti opere.
o Investire sul turismo di qualità.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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