Una indagine voluta dalla Fondazione Pisa per avere il quadro della situazione dopo la lunga fase dell’emergenza Covid. Si tratta del ‘Report sul disagio economico e sociale nel territorio pisano’ che viene presentato oggi in una conferenza stampa a cui partecipano il presidente della Fondazione Pisa, Stefano Del Corso, il sindaco di Pisa Michele Conti, il professor Andrea Piccaluga, direttore dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, autore dello studio e il professor Nicola Bellini, della Scuola Superiore Sant’Anna, co – autore dello studio.
Predisposto su incarico della Fondazione Pisa, il report è stato condotto a partire dall’ottobre 2022 con la raccolta dei dati per poi arrivare ai risultati a luglio 2023. Viene ufficialmente presentato oggi alla stampa e a seguire anche in una iniziativa alla presenza delle istituzioni e degli attori impegnati sul territorio nella gestione delle situazioni critiche a livello sociale ed economico. Un momento di condivisione dei risultati, in modo che lo studio possa essere uno strumento di conoscenza a disposizione del territorio.
Il report prende in considerazione i dati pubblicati da Istat, Caritas Italiana, Regione Toscana, ASviS, e si basa su interviste condotte con alcune realtà operanti sul territorio del Comune di Pisa. Per costituire uno specifico data base sono state censite 80 realtà locali. Il documento offre una panoramica sulla multi-dimensionalità della povertà e sui servizi offerti sul territorio, confermando la necessità di una visione complessiva del fenomeno della povertà, che presenta manifestazioni tra loro interconnesse, sottolineando l’utilità della collaborazione tra i tanti soggetti che con generosità ed efficacia lavorano per prevenire e contrastare il disagio sociale nelle sue diverse forme.
In Italia, ISTAT indica per il 2020 un tasso di povertà assoluta del 7.7%. La povertà relativa nel territorio italiano all’anno 2020 si attesta invece al 19,9%. In Toscana, la povertà assoluta è passata dal 3,2% al 3,3% tra il 2019 e il 2020. Senza interventi di sostegno nella fase pandemica il tasso di povertà assoluta sarebbe passato dal 3,2% al 5,9% (fonte: IRPET). L’impatto di lungo termine della pandemia ha visto crescere tra il 2021 ed il 2022 la percentuale di famiglie che arrivano a fine mese con grande difficoltà, passata dal 2% al 10% (fonte: Regione Toscana).
IRPET segnala che il tasso di povertà relativa nella provincia di Pisa è aumentato dal 9,9% del 2019 al 12,8% del 2020 e la povertà assoluta è passata dal 3,8% al 4,7%. Secondo i dati della Caritas diocesana di Pisa, è aumentato del 22.4% il numero di persone che sono rivolte alla Caritas tra il 2019 e il 2021 (da 1524 a 1871 persone). Inoltre, ISTAT segnala che la povertà occupazionale nella provincia di Pisa è pari all’8,4% nel terzo trimestre del 2022.
“L'esigenza di promuovere uno studio sulla povertà e il disagio a Pisa si è manifestata con forza ed impellenza per la Fondazione Pisa a seguito dei due anni di emergenza Covid – specifica il presidente della Fondazione Pisa Stefano Del Corso - è parso cioè indispensabile comprendere più da vicino quale impatto la pandemia avesse avuto sul territorio locale. Del resto, che la situazione fosse cambiata, lo si era intuito anche dall'aumentato numero di richieste di aiuto e sostegno che ci sono state rivolte dal 2020 in poi.
Il report che abbiamo chiesto di redigere all’Istituto di Management della Scuola Sant’Anna e che oggi condividiamo con gli attori coinvolti nella gestione delle situazioni critiche e alla presenza del Sindaco di Pisa, ci auguriamo possa essere un utile strumento di conoscenza per comprendere i bisogni della comunità con particolare attenzione ai suoi soggetti più fragili. La ricerca ha infatti evidenziato significativi cambiamenti, un aumento della povertà economica, l’incremento degli occupati in condizione di disagio, forti criticità per quanto riguarda la situazione abitativa.
Il report non si limita all’analisi dello stato attuale, confrontato anche con lo scenario toscano e nazionale, ma prova inoltre a dare dei suggerimenti per possibili interventi futuri.
Fondazione Pisa, mettendolo a disposizione della comunità, auspica perciò che esso possa costituire una base di partenza per azioni sempre più efficaci e tempestive”.
Secondo Andrea Piccaluga, a capo del team dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna che ha condotto la ricerca, “L’area pisana può diventare un laboratorio dove intervenire con intensità su alcuni fenomeni che sono purtroppo in crescita, come la povertà educativa che affligge molti giovanissimi, per i quali è anche difficile fare attività inclusive, come lo sport”. Per Nicola Bellini, co- autore della ricerca “molto può essere ottenuto mettendo in rete e valorizzando le iniziative già in atto, in modo da permettere interventi mirati sulle specifiche situazioni”.
“Il Report sul disagio economico e sociale nel territorio pisano, voluto dalla Fondazione Pisa e realizzazione dalla Scuola Sant’Anna, ha il grande merito di accendere i riflettori su un fenomeno che tutti abbiamo presente, che abbiamo visto crescere in questi anni, e che adesso è stato fotografato in tutta la sua nitidezza – commenta Michele Conti, sindaco di Pisa - Compito del Comune e degli enti del territorio, insieme al prezioso mondo del terzo settore, è fare fronte comune e mettere in campo risposte concrete per aiutare i più fragili. Come Amministrazione, per fare un esempio, nel solo 2022 abbiamo concesso 1,1milioni di euro quali contributo di integrazione ai canoni di locazione a beneficio di quasi 1.000 famiglie. Per il 2023 come Comune abbiamo raddoppiato le risorse disponibili (524mila) ma purtroppo non potremo fare affidamento su quelle statali e in misura molto limitata su quelle regionali. E questo acuirà un problema che sta diventando enorme per molti. E’ tempo di andare oltre le analisi e iniziare tutti insieme a selezionare e progettare interventi duraturi e strutturali di contrasto al disagio sociale ed economico”.
Fonte: Ufficio Stampa
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