Un film delicato che, attraverso lo sguardo innocente e puro dei bambini, riesce a descrivere con leggerezza una pagina dolorosa della nostra storia, quella del rastrellamento del ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. È “L’ultima volta che siamo stati bambini”, l’opera diretta e interpretata da Claudio Bisio, per la prima volta alla regia, che sarà a Certaldo domenica 22 ottobre per incontrare il pubblico in sala al Multisala Boccaccio allo spettacolo delle 15:30 (con breve saluto all’inizio e intervento al termine della proiezione alle 17:30 circa).
Tre ragazzini (interpretati da Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani e Carlotta De Leonardis) scappano di casa per andare a liberare in Germania l’amichetto ebreo deportato (Lorenzo McGovern Zaini), trovandosi ad attraversare un’Italia stremata dal secondo conflitto mondiale, tra soldati allo sbando, disertori, truppe di tedeschi occupanti, popolazioni povere e affamate. Sulle loro tracce ci sono il fascista Vittorio (Federico Cesari) e la suora Agnese (Marianna Fontana), in un viaggio che s’intreccia con quello dei bambini, da cui entrambi i gruppi usciranno consapevoli e profondamente segnati.
La storia, la trasposizione cinematografica del libro omonimo di Fabio Bartolomei (edizioni E/o), diverte e commuove allo stesso tempo, riuscendo a parlare dell’orrore della guerra con il tono della favola e una delicata ingenuità. Claudio Bisio, conosciuto soprattutto come mattatore comico, mostra qui un lato inedito, tra “La vita è bella”, “Jojo Rabbit” e “Stand by me”.
L'iniziativa, organizzata dalla società Graneschermo in collaborazione con il Comune di Certaldo e il Cinema Teatro Multisala Boccaccio, vede il coinvolgimento delle scuole con la partecipazione delle studentesse e degli studenti certaldesi a un incontro speciale con l’attore e regista la mattina di lunedì 23 ottobre.
I biglietti in prevendita sono già disponibili sul sito multisalaboccaccio.it
Prezzi ridotti a 6 euro con la Promo famiglia per genitori, zii o nonni che si presentano alla cassa con figli e nipoti.
Fonte: Comune di Certaldo - Ufficio stampa
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