Da alcune settimane a San Miniato spuntano come funghi piccoli cantieri e pose di prime pietre, come mai era accaduto in quasi 5 anni dall’inizio della legislatura comunale.
Pur di far vedere che qualcosa si muove dopo il lungo letargo amministrativo ecco che si asfaltano pezzetti di strada, si allargano inutilmente tratti di marciapiedi, si abbozzano inutili tratti di percorsi ciclabili che non vedranno mai un utilizzo dei cittadini per il semplice motivo che sono inutilizzabili. Lungo la Toscoromagnola pur di tentare di dimostrare che viene fatto qualcosa si allargano pezzetti di marciapiede, si rialza inutilmente la carreggiata stradale per creare un improbabile effetto isola pedonale, il tutto accompagnato dalla “piantumazione” di decine e decine di paletti policromi e splendenti blocchi di cemento bianco che avranno gli unici effetti di fare felici i carrozzieri e degradare la frazione di San Miniato Basso.
E’ in atto un tentativo in grande stile per far dimenticare ai cittadini il letargo dell’attuale Amministrazione comunale, peraltro degna figlia della precedente Amministrazione. In 15 anni opere pubbliche di rilievo realizzate sono state pressoché inesistenti se si esclude la costruzione di un asilo (precedente Amministrazione) e la “strada nel bosco” (attuale Amministrazione) sotto il parcheggio del Cencione, stradello quest’ultimo dal costo di 500 mila euro che forse avrebbe dovuto lasciare il passo ad una ben più importante opera pubblica di fondamentale importanza per San Miniato che è il raddoppio del parcheggio sovrastante. Siamo certi comunque che fra qualche settimana prima delle elezioni verrà annunciata anche la realizzazione del raddoppio del parcheggio del Cencione – parcheggio a suo tempo pagato dal Comune al Consorzio Etruria & c. nell’ambito del famigerato Project financing ma mai realizzato - con tanto di disegnini pensati e realizzati dai soliti volontari. Il tutto comunque sempre informando solo a posteriori e a giochi fatti i cittadini e Consiglio comunale.
La posa della prima pietra di opere attese da decenni merita un discorso a parte. In questi giorni abbiamo appreso che la Casa della salute di Ponte a Egola si farà. Dopo quindici anni di discorsi e di finanziamenti promessi e mai erogati dalla Regione e dal Comune questa volta sembrerebbe essere la volta buona, ma i soldi arriveranno dallo Stato. Il problema quindi sembrerebbe risolto. Nient’ affatto perché dopo 10 anni di attesa e di discorsi ad oggi le Autorità sanitarie non hanno ancora ben chiaro quali servizi saranno ospitati nella Casa della salute. Quindi continua la “fuffa” in danno dei cittadini.
Lega - Fratelli d'Italia - Forza Italia San Miniato
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