A Firenze l'esperienza del dottore Nardini per studiare i casi di morte del lattante

L'ultraventennale attività svolta in Aoup dal dottor Vincenzo Nardini (foto, direttore Unità operativa di Anatomia patologica 2) in materia di morte endouterina, morte in culla e morte improvvisa del lattante è stata oggetto di una comunicazione all’Italian forum nell’ambito della Conferenza internazionale sulla morte endouterina (Siud), la sindrome della morte improvvisa e inattesa del lattante (Sids) e la morte improvvisa del lattante (Sudi) - promosso dall’Ispid-Institute for the study and prevention of infant deaths - che si è tenuta a Firenze (Palazzo dei congressi e Istituto degli Innocenti) dal 5 all’8 ottobre.

Il dottor Nardini ha illustrato il protocollo esistente in Regione Toscana dal 2009, nella sessione del 7 ottobre (Sudden unexpected infant death: The “Tuscany model”), e, nell’ambito dei lavori dell’Italian Forum del 5 ottobre, con la comunicazione dal titolo: “La sottile linea di separazione tra Sids/Sudi”.

Le morti improvvise e inattese intrauterine (Siud), la sindrome della morte improvvisa e inattesa del lattante (Sids) e la morte improvvisa del lattante (Sudi) sono condizioni umane, sociali e sanitarie drammatiche che, pur nell’estrema occasionalità in cui si verificano (2-4 % per le Siud; 0,2/0,4 ‰ per Sids/Sudi), necessitano di un approccio estremamente complesso, rigoroso e multidisciplinare (studio della storia clinica, analisi delle circostanze del decesso, anche comprendenti il sopralluogo dove si è verificato, e un accurato esame autoptico con esami tossicologici, microbiologici e genetici), per classificare nel modo più preciso possibile queste morti devastanti.

Un ruolo dunque di primo piano per Aoup all’evento internazionale organizzato dall’Ispid, in collaborazione con le associazioni dei genitori (“CiaoLapo” e “Semi per la Sids Onlus”), della Fondazione Meyer, a cui hanno partecipato scienziati provenienti da tutto il mondo per approfondire e coniugare le conoscenze scientifiche e le esperienze delle famiglie, al fine di migliorare i risultati per le generazioni future e proteggere vite preziose.

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