In più di 800, questa mattina a Pisa si sono iscritti alla marcia non competitiva della Pisa Ten, intitolata a Barbara Capovani, la psichiatra uccisa lo scorso aprile fuori dal servizio di psichiatria degli adulti del Santa Chiara dove lavorava: il presunto aggressore, un suo ex paziente, è attualmente in carcere.
Hanno sfilato per le principali vie del centro cittadino nell'ambito della mezza maratona promossa dall'associazione "Per donare la vita onlus", impegnata nella sensibilizzazione della donazione di organi.
"Barbara - ha ricordato Ugo Boggi, direttore della chirurgia dei trapianti dell'Azienda ospedaliero universitaria pisana e da anni animatore dell'associazione - ha pagato con la vita la sua abnegazione sul lavoro e l'attenzione agli altri ma il suo estremo sacrificio non è stato l'ultimo visto che dopo la sua morte ha donato i suoi organi che oggi permettono ad altre persone di vivere. Il nostro obiettivo è costruire una borsa di studio universitaria a suo nome. Quello di oggi è solamente l'inizio di un percorso che intende coinvolgere anche altre persone, enti e istituzioni oltre ai tanti amici che a Barbara volevano bene. Intanto, d'ora in poi la Pisa Ten sarà per sempre intitolata a lei".
Durante la cerimonia di premiazione è intervenuto anche il compagno della psichiatra, Michele Bellandi, che ha ritirato una targa ed esprimendo gratitudine agli organizzatori a nome di tutta la famiglia per il percorso avviato dagli organizzatori.
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