Il 30% circa dei fiorentini soffre di allergia, il 15% di quelle autunnali

Almeno il 30% dei fiorentini manifesta reazioni allergiche per tutto il corso dell’anno e di questi circa la metà – il 15% - soffre di allergie tipicamente autunnali e invernali. A rendere noti i dati è la dottoressa Donatella Macchia, direttore dell’Allergologia Immunologia Clinica Firenze – Azienda Asl Toscana Centro, ospedale San Giovanni di Dio, in un intervento pubblicato su Toscana Medica, la rivista online dell’Ordine dei Medici di Firenze.

I primi sintomi, ricorda l’esperta, non devono essere sottovalutati: “Spesso chi arriva da noi – osserva – è inconsapevole di essere un soggetto che può avere una malattia cronica come l’allergia e questo determina una forma di disagio da gestire. Lasciar correre sintomi che possono apparire minori, come un raffreddore o una tosse, può aprire la strada a forme più acute, come l’asma. Parliamo di una patologia e come tale deve essere trattata”.

Ma quali sono le principali allergie di stagione? “In autunno, e ancora di più in inverno, quando si cominciano ad accendere i termosifoni, la riproduzione degli acari raggiunge il suo apice. Maggiore è la concentrazione dell’allergene nell’ambiente, maggiore è la possibilità di sviluppare i sintomi: per questo è necessario adottare alcune accortezze, come dotarsi di copricuscini e coprimaterassi antiallergici, e curare la pulizia di tappeti e tendaggi”.

Oltre all’allergia da acari, tra settembre e ottobre si trovano frequentemente nell’aria pollini di parietaria e di composite. “In questi casi, essendo agenti presenti nell’ambiente, la prevenzione risulta ovviamente ridotta. La parietaria, anche detta erba vetriola, cresce sui muri vecchi. Chi ne è allergico produce anticorpi che determinano l’infiammazione. I pollini di composite, invece, derivano da tutte le fioriture di colore giallo e possono associarsi a forme di allergia alimentare”.
Durante l’inverno fioriscono inoltre i pollini di betulle, querce, ontani, noccioli e cipressi, piante particolarmente diffuse a Firenze.

Come difendersi, quindi? “Un primo consiglio – spiega la dottoressa – è quello di recarsi subito dal proprio medico di medicina generale che, nel caso, indirizzerà il paziente verso uno specialista allergologo e quindi verso una terapia mirata e, quando possibile, anche una immunoterapia specifica. Ricordo – conclude – che, quando la patologia è dimostrata, gli antistaminici sono gratuiti ed in Toscana lo sono anche i farmaci topici e i vaccini.  Intervenire in tempo è necessario per tutelare la propria qualità della vita”.

Fonte: Ufficio Stampa

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