Spari a Castelfiorentino, muore donna 36enne madre di due figli

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Klodiana Vefa, la vittima (foto da Instagram)

Omicidio in strada, forse a sfondo passionale. Una donna di 36 anni, Klodiana Vefa, albanese, madre di due figli, è morta dopo essere stata attinta da colpi di arma da fuoco, si pensa una pistola, questa sera a Castelfiorentino.

Il fatto è avvenuto in strada, in via Galvani, tra le abitazioni e il circolo di Puppino, poco prima delle 20. I residenti e i frequentatori del circolo hanno sentito gli spari ed è stato dato subito l'allarme. Non ci sarebbero testimoni oculari. Il 118 ha inviato sul posto la Croce Rossa di Certaldo, ma la donna, che nella vita lavorava come cameriera alla pizzeria La Combriccola di Castelfiorentino, a poche centinaia di metri dal luogo dell'omicidio, purtroppo è morta prima del trasferimento in ospedale.

I contorni della vicenda sono ancora da chiarire e per questo sul posto ci sono i carabinieri della compagnia di Empoli, guidato dal comandante Daniele Riva.

Tra le ipotesi c'è quella del femminicidio, per questo gli occhi sono puntati sul marito non più convivente, ma in queste prime ore non si escludono altri tipi di eventi accaduti. Le forze dell'ordine sono in cerca anche nel resto della Valdelsa per rintracciare il marito Alfred Vefa, irreperibile dall'ora della morte di Klodiana.

Nel frattempo in via Galvani sono in corso i rilievi scientifici e balistici nell'area dell'omicidio, opportunamente isolata dalle forze dell'ordine. Non sono stati resi noti dettagli sull'arma che ha sparato i colpi (pare tre) che hanno ferito a morte la 36enne. I familiari e i conoscenti sono stati ascoltati in queste ore per chiarire i contorni della vicenda.

Il luogo dell'assassinio di Klodiana Vefa

Sul posto è giunto anche il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni: "Purtroppo è accaduta da poco una sciagura in Castelfiorentino, zona Puppino.

Una ragazza è stata uccisa, pare in seguito a una lite. Sono sul posto assieme alle Forze dell’Ordine. È davvero presto per divulgare informazioni sull’accaduto e discutere le ipotesi che sono tuttora al vaglio delle Forze dell'Ordine.

È il momento del silenzio, e di stringersi attorno a una famiglia toccata da un avvenimento terribile".

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