Femminicidio a Castelfiorentino, caccia all'ex marito: aperto fascicolo per omicidio volontario

Klodiana Vefa

Alfred Vefa, a sinistra

AGGIORNAMENTO - Il cadavere di Alfred Vefa è stato ritrovato alle prime ore del 30 settembre nelle campagne di San Casciano Val di Pesa. Il caso della morte di Klodiana diventa dunque l'ennesimo, tremendo, omicidio-suicidio.


Sono in volo anche gli elicotteri dei carabinieri per rintracciare Alfred Vefa, irreperibile ormai da più di dodici ore. L'uomo è considerato l'assassino dell'ex moglie Klodiana Vefa, la 35enne trovata morta in strada in via Galvani poco prima delle 20 di giovedì 28 settembre. Mentre Castelfiorentino organizza una fiaccolata e proclama lutto cittadino, in città e in tutta la Toscana c'è sgomento per quanto accaduto, un fatto di sangue che ha sconvolto un'intera comunità. E le ricerche del presunto responsabile, l'ex marito della vittima, stanno andando avanti. È stato aperto anche un fascicolo per omicidio volontario, si indaga sul movente.

Klodiana Vefa aveva 35 anni, aveva lavorato come cameriera in una pizzeria di Castelfiorentino, 'La Combriccola', che in queste ore di lutto ha listato di nero le immagini sui social. Aveva anche un impiego in una azienda empolese. Viveva in Toscana da quasi venti anni. Era in casa sua, una serata come tante. A un certo punto sarebbe arrivato l'ex marito, i due si sarebbero confrontati in strada e l'uomo le avrebbe sparato. Si parla di tre colpi, esplosi da una pistola semiautomatica. Klodiana Vefa sarebbe morta sul colpo, uno dei proiettili le avrebbe trafitto il collo: fonti vicine alle forze dell'ordine riferiscono che la modalità dell'omicidio "ricorda un'esecuzione".

Era quasi l'ora di cena, non c'erano molte persone in strada nonostante via Galvani sia un'area residenziale e lì davanti ci siano il circolo di Puppino e un'area verde. Vefa avrebbe sparato all'ex coniuge nel piccolo tratto di strada di fronte a dove i due vivevano coi figli - Alessio, 17 anni, e Alesia, 14 anni, ambedue molto inseriti nella realtà sportiva castellana.

Sembra, da una prima ricostruzione, che l'uomo stesse aspettando l'ex partner seduto davanti casa: Klodiana Vefa stava uscendo di casa, non si sa dove fosse diretta. Alfred Vefa sarebbe poi salito a bordo della sua Golf grigia e andato via, non si sa dove. Le ricerche sono in corso. I vicini di casa sarebbero scesi in strada richiamati dal baccano e dagli spari, tutto però sarebbe accaduto in una manciata di minuti. A accorgersi dell'assassinio anche la figlia minore dei Vefa, che avrebbe chiamato il fratello, dapprima rimasto in casa.

L'ipotesi del femminicidio è al momento la più quotata. Klodiana Vefa e Alfred Vefa, che di lavoro faceva il muratore e in giro si faceva vedere poco, si erano separati burocraticamente in Albania anche se vivevano spesso sotto lo stesso tetto. Si parla di diversi litigi tra i due, spesso dettati dalla forte gelosia dell'uomo nei confronti dell'ex moglie, che negli ultimi tempi avrebbe intrapreso una nuova relazione. Non è chiaro se il crimine sia stato premeditato o meno, non ci sono precedenti penali per stalking o molestie e non risultano denunce.

"Il marito e lei si erano separati due anni fa. Lui era un poco di buono. Un uomo violento. Lo sapevamo tutti. Lei ha avuto coraggio. Quell’uomo faceva davvero paura. Ma lei non lo aveva mai denunciato, ha sempre cercato di farcela da sola. Lui avvea un'altra donna, si era rifatto una vita. Conoscendolo credo che tornerà in Albania" ha raccontato a LaPresse un'amica della vittima.

I carabinieri, coordinati dal pm Ornella Galeotti, attraverso familiari e persone vicine alla coppia separata stanno cercando di capire se l'ex marito potesse aver tenuto condotte violente in passato nei confronti della donna o se quest'ultima si sentisse comunque minacciata dall'uomo

"Era una persona solare, socievole, una bravissima mamma, i nostri clienti gli volevano bene. Si dava tanto da fare, passava metà della giornata a lavoro e metà con i suoi ragazzi. Ha lasciato la pizzeria perché non ce la faceva più a fare tutto. Era una mamma attentissima" dice all'Ansa una ex collega in pizzeria.

Quel che è certo è che una vita è stata spezzata, una comunità è stata fortemente scossa. Klodiana Vefa, che sui social trasudava sempre allegria, viene descritta da persone a lei vicine come "una grande lavoratrice" e "una donna molto legata alla famiglia".

È un fatto anche il forte dispiegamento da parte delle forze dell'ordine. La zona è stata battuta palmo a palmo, sono stati trovati i bossoli ma non la pistola, si sospetta che l'assassino l'abbia portata con sé. Non ha, però, documenti né denaro. I carabinieri stanno sentendo i figli e persone vicine alla vittima. Alfred Vefa non risponde e non si trova. Castelfiorentino è col fiato sospeso.

Intanto, nel pomeriggio di oggi, i carabinieri di Empoli hanno svolto un nuovo sopralluogo nella casa dove viveva Klodiana Vefa. In via Galvani è arrivato anche il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, riferendo che al momento dell'uccisione della 35enne, due persone avrebbero assistito: "Due ragazzi sembra, ieri sera, abbiano visto il marito avvicinarsi e sparare mentre altre persone qui intorno hanno sentito gli spari".

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