Il caldo anomalo spinge il consumo di gelato nella prima decade di settembre con un aumento stimato del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ quanto emerge da una stima Coldiretti Toscana sugli effetti delle alte temperature che hanno cambiando i comportamenti stagionali di acquisto con l’estate che dal punto di vista climatologico si è classificata come la più calda dal 1800 con un'anomalia di +1,09 °C rispetto alla climatologia 1991-2020 (Dati ISAC-CNR).
Un incremento agevolato dalla necessità di difendersi dall’afa ma anche dalla presenza dei turisti sulle spiagge e nelle città d’arte che con il sole hanno deciso di trascorrere almeno qualche giorno di vacanza a settembre, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Uno scenario che ha incoraggiato l’acquisto di coni e coppette con i consumi saliti a 2,8 chilogrammi annui pro capite nel 2023 secondo il Sigep e dove a primeggiare, nonostante l’exploit dei gusti contemporanei, è il gelato artigianale nei gusti storici e a base di frutta.
La domanda – sottolinea Coldiretti Toscana - non sembra essere scoraggiata neanche dall’aumento del 15,9% dei prezzi del gelato ad agosto a causa dei rincari delle materie prime e dell’energia.
A registrare un vero e proprio boom sono le agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta e l’impiego di molti “ingredienti” locali. Una novità che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare, dal gusto all’olio extravergine di oliva ai grandi vini regionali fino al latte di capra e ai prodotti a marchio DOP e IGP. Nelle agrigelaterie – conclude Coldiretti Toscana – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.
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