Sabato 23 settembre presso l'Atelier Marco Bagnoli, a Montelupo Fiorentino, alle ore 15.30 appuntamento con Il Tempo del Testimone, una giornata di studio dedicata a Fulvio Salvadori, intellettuale e veicolatore di un pensiero destinato a far breccia nel panorama culturale italiano e internazionale.
Il convegno nasce dalla volontà dell’artista Marco Bagnoli, è a cura di Adelina von Fürstenberg ed è organizzato dall’Associazione Spazio X Tempo, anche grazie al contributo di CRFirenze.
Il titolo dell’incontro, Il Tempo del Testimone, è tratto da un libro di Fulvio Salvadori edito da Spazio X Tempo nel 1997 ed è l’atto inaugurale della nascita - in Atelier Marco Bagnoli - del Centro Studi Fulvio Salvadori: centro che programmerà attività e ospiterà ricerche destinate a celebrare e diffondere il pensiero di questo eccellente rappresentante della filosofia e del pensiero contemporaneo a partire dal suo territorio di provenienza.
La giornata prevede una parte di discussione, moderata da Marco Bazzini, sul contributo intellettuale di Fulvio Salvadori con interventi di Adelina von Fürstenberg, Filippo di Sambuy, Alessandra Galasso, Desdemona Ventroni. Si concluderà in una dimensione più artistica grazie a OPERA SCENICA con musiche di Michael Galasso e letture di Marco Bagnoli. Voce e Canto sono del soprano Simonetta Antoni, Gesto e Violino di Augusto Vismara, la direzione musicale è di Giuseppe Scali. Il lavoro si ispira alla precedente OPERA SCENICA di Marco Bagnoli e Michael Galasso, tratta da “Dialogo nella Palude” di Marguerite Yourcenar e realizzata il 26 luglio 1999 ad Acquaborra, in provincia di Siena.
Particolare rilevanza ha in questo contesto OPERA SCENICA, argomento su cui Salvadori si è criticamente molto speso, tanto che Michael Galasso per diverso tempo ha inseguito l’idea di avere da Fulvio un testo per un’opera che in qualche modo ricordasse il toscano Recitar Cantando della Camerata dei Bardi.
Sarà possibile seguire il convegno in streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook.
Fulvio Salvadori è stato un lettore attento della storia dell’arte sia antica che contemporanea. La sua spiccata personalità, dotata di una vasta cultura e di un pensiero critico originale, lo ha portato a collaborare a importanti progetti internazionali di arte contemporanea e a scrivere pagine fondamentali sia sull’arte di alcuni dei maggiori artisti viventi sia sulla storia dell’arte antica, tra cui quelle sul Pontormo. Quella di Salvadori è stata una presenza silenziosa capace di attrarre al suo pensiero chi gravitava intorno a lui ma, anche, altrettanto capace di ascoltare per poi dare forma alle poetiche altrui nei suoi scritti.
“Fulvio Salvadori - ricorda Adelina von Fürstenberg, curatrice internazionale e presidente di ART for The World - aveva una autorevolezza molto sottile. Non cercava il potere accademico, mentre gli artisti, gli autori, gli scienziati, i giovani, insomma tutti quelli che avevano scelto la via della conoscenza, dopo averlo conosciuto se lo tenevano per sempre stretto al cuore. Era il mio maestro ed anche un amico prezioso.”
"Dopo la sua scomparsa è necessario non disperdere il suo pensiero anzi è importante iniziare a riflettere intorno alla sua visione non tanto per celebrarla ma per continuare a mantenere vivo quel fuoco della conoscenza che lui ha lasciato come sguardo vivo nella vita e nell’arte." Sottolinea Marco Bagnoli, tra gli artisti con cui Salvadori ha avuto maggior frequentazione, favorita certamente dalla presenza sullo stesso territorio, ma ancor di più dalla comune ricerca che li conduceva in territori metafisici.
Così come racconta Alessandra Galasso, docente di Antropologia Culturale alla NABA di Milano, critica e curatrice d'arte contemporanea, Fulvio Salvadori come tutti i grandi pensatori, è stato un “ricercatore di parole, un creatore di mappe per non perderci.”
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