In tanti a Palazzo Vecchio per l'omaggio a Michela Murgia: "Una donna forte, sempre con noi"

Presenti il marito della scrittrice Lorenzo Terenzi e l'avvocata, amica e collaboratrice Cathy La Torre. Assessora Giuliani: "Michela è e rimarrà un bene collettivo"


È stata spostata nel Salone dei Cinquecento tanta era l’adesione e l’afflusso di pubblico venuto per partecipare al momento in memoria di Michela Murgia. L'iniziativa 'Battaglie e parole per sconfiggere l’odio' si è svolta ieri pomeriggio in Palazzo Vecchio, organizzata dall’assessore alla cultura della memoria e legalità Maria Federica Giuliani. Erano stati invitati l'avvocata Cathy La Torre, amica e collaboratrice della scrittrice, storica attivista dei diritti civili, insignita tra l’altro del premio "Coraggio Emanuela Loi" nel 2020, e il marito di Michela Murgia Lorenzo Terenzi, attore, fiorentino, che al termine dell’incontro ha letto e interpretato, con grande commozione, il testo di Tre ciotole 'Il senso della nausea'.

"Non poteva essere che la bellezza ad accogliere questo nostro omaggio a Michela Murgia ad un mese dalla sua scomparsa - ha sottolineato l’assessora Maria Federica Giuliani – una donna forte che è sempre con noi e che ci ha insegnato come si vive e come si muore. L’affetto grande e coinvolgente attorno a lei, che ha colpito tutti quando lo scorso 10 agosto è morta, si è mostrato con la grande partecipazione di pubblico che si è palesata ieri e per il quale abbiamo deciso di spostarci nel Salone dei Cinquecento. Al riguardo ringrazio i dipendenti del Comune e della Fabbrica di Palazzo vecchio che si sono prodigati e resi disponibili a questo cambio in corsa di allestimenti per dare degna accoglienza per una manifestazione in memoria di una persona che meritava il luogo più bello e adatto che potevamo mettere a disposizione".

"Ringrazio Cathy La Torre e Lorenzo Terenzi per la disponibilità accordataci - ha aggiunto l'assessora Giuliani - era la prima volta che parlavano in pubblico di Michela dopo la scomparsa, e per averci testimoniato spaccati di vita comune anche durante la malattia che ha permesso a tutti i presenti di conoscere meglio la figura che potevamo magari aver conosciuto solo dai libri o a teatro, o dai media per le battaglie culturali intraprese nel corso della vita pubblica e privata. Ha detto bene Cathy la Torre affermando che Michela è e rimarrà un bene collettivo, un bene comune, spronandoci a seguirne l’esempio mobilitandoci quando qualcosa non va bene, rimanendo attivi e facendo risuonare in noi le cose viste fatte fare da lei".

Tanti i temi trattati, da quelli personali dei due intervenuti a quelli sulle questioni come il fine vita e il modo di affrontarlo o poterne decidere, o dell’identità di genere e quello della famiglia. Temi molto sentiti tanto che La Torre durante l’incontro ha sottolineato come l’intervista ad Aldo Cazzullo al Corriere della sera in cui Michela Murgia ha rivelato di essere malata è stato il contenuto più letto del sito della testata degli ultimi 10 anni.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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