Contrasto alla violenza di genere: l'impegno dei carabinieri di San Miniato

La Compagnia Carabinieri di San Miniato persevera nel costante impegno al fianco delle categorie più deboli e bisognose di aiuto della popolazione, tra cui le donne vittime di violenza. L’obiettivo principale dell’Arma è quello di intervenire - con gli strumenti a disposizione - “prima che sia troppo tardi”, per arginare il fenomeno e contrastare i reati sommersi, ovvero tutti quei comportamenti perseguibili che ledono le donne e che, concretizzandosi molto spesso all’interno delle mura domestiche, sono difficilmente individuabili.

La campagna di sensibilizzazione che l’Arma già da tempo sta portando avanti, attraverso un continuo lavoro di formazione degli operatori, mira proprio a far sì che le donne comprendano che il primo - e spesso unico - passo per tornare a vivere una vita serena è quello di denunciare, fin dal primo episodio, quello che si trovano a vivere nella riservatezza delle proprie abitazioni, senza paura o vergogna, ma con la convinzione di sentirsi accolte, comprese e protette.

Nel corso dell’ultimo trimestre (giugno/agosto 2023) vi sono state nell’ambito del territorio della Compagnia di San Miniato 8 denunce di violenza di genere, da cui sono scaturiti n.4 provvedimenti dell’A.G., consistiti nell’allontanamento dalla casa familiare e nel divieto di avvicinamento alla parte offesa. In tre dei cinque casi, inoltre, a causa delle reiterate violazioni agli obblighi imposti dalle misure cui gli autori erano sottoposti, si è proceduto con la misura cautelare in carcere. Da un’analisi dei fatti verificatesi nella giurisdizione, si evince che le donne vittime di violenza, che subiscono minacce e violenze nell’ambito familiare/relazionale, hanno un’età compresa tra i 30 e i 60 anni, mentre gli autori del reato, mariti (in via di separazione/separati/divorziati) o ex conviventi/ fidanzati, che non accettano la fine della relazione, hanno un’età compresa tra i 40 e i 65 anni e varie estrazioni sociali.

Dati questi che ci devono far riflettere e rifuggire dal concetto che la violenza tra le mura domestiche si manifesti solo in realtà degradate o in caso di problemi economici. Nel corso del trimestre vi sono state, inoltre, 2 denunce per i reati di atti persecutori e maltrattamenti a danno di parenti e 1 denuncia per atti persecutori perpetrati, per futili motivi riconducibili al mancato rispetto delle norme di buon vicinato.

I provvedimenti adottati dall’Autorità Giudiziaria testimoniano come sia alta nella provincia di Pisa l’attenzione che l’Arma e la Magistratura ripongono sull’argomento e come un’attenta sinergica azione possa arginare le condotte delittuose ed evitare che gli episodi di violenza giungano a conseguenze più gravi.

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