Gestivano illegalmente rifiuti liquidi speciali: nei guai una ditta

I Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Portoferraio hanno individuato una ditta responsabile di gestire illegalmente rifiuti liquidi speciali non pericolosi, dopo controlli presso la località Cimitero nel comune di Capoliveri.

Dopo accertamenti riguardanti la corretta gestione e smaltimento dei rifiuti, la Stazione Carabinieri "Parco" di Portoferraio ha deferito due titolari di un'azienda di "autospurghi" con sede all'Elba all'Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti. Inoltre, è stato sequestrato il veicolo utilizzato per questa attività.

L'azienda aveva effettuato uno smaltimento illecito gettando i rifiuti in un pozzetto della rete fognaria pubblica anziché utilizzare il sito autorizzato dell'isola d'Elba gestito da A.S.A. S.p.A. Utilizzando una tubazione flessibile, avevano collegato abusivamente l'autobotte al pozzetto di ispezione di ASA.

Questa azione non solo costituisce un reato penale, ma può anche causare problemi al funzionamento dell'impianto di depurazione comunale. Il materiale immesso illegalmente nel sistema può differire in consistenza e tipo da ciò per cui l'impianto è stato progettato.

Il Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Ten. Col. Stefano Cipriani, sottolinea l'importanza del rispetto delle norme ambientali durante i servizi di pulizia delle fosse biologiche. Tali azioni danneggiano gravemente l'ambiente, le reti fognarie e l'economia. È essenziale che tutti i trasporti siano tracciabili e che lo smaltimento avvenga negli impianti autorizzati. L'azienda responsabile rischia una denuncia penale, il sequestro del veicolo utilizzato e persino l'interdizione dell'attività. I controlli continueranno anche su altre aziende di autospurghi.

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