Morto a 80 anni Roberto Colaninno, presidente della Piaggio e protagonista dell'imprenditoria italiana

Roberto Colaninno
Roberto Colaninno

Se ne va un pezzo della storia imprenditoriale toscana e non solo. È morto all'età di 80 anni Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio dal 2002 e amministratore delegato. Dal 2000 era Cavaliere del lavoro della Repubblica Italiana.

L'uomo si è spento nella sua abitazione a Mantova, a palazzo Canossa, dove abitano anche i figli Matteo e Michele con le rispettive famiglie. Qui sarà allestita la camera ardente, ma che sarà aperta solo a familiari e parenti più stretti.

Anche i funerali si terranno in forma privata senza ancora comunicare né la data né il luogo esatto.

Piaggio, Olivetti, Telecom, Alitalia: un protagonista dell'imprenditoria italiana

Classe 1943, era originario di Mantova. Iniziò la sua carriera alla FIAAM Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, nel 1969, poi nel 1981 fondò a Mantova la Sogefi portandola anche in Borsa. È negli anni Ottanta che inizia anche a lavorare per importanti multinazionali americane.

Diventa amministratore delegato della Olivetti nel 1995, azienda allora in forte crisi, e la trasforma in una holding di telecomunicazioni. Nel 1997 vende per oltre 7 miliardi Omnitel, che alla fine passerà a Vodafone. Sul finire negli anni Novanta, grazie anche al ricavato di quelle vendite, si fa protagonista della più importante scalata aziendale vista in Italia: lancia infatti una offerta pubblica di acquisto da 60 miliardi per Telecom Italia, di cui diventa presidente e amministratore delegato. L'operazione, fatta a debito, è possibile grazie ad un gruppo di imprenditori e finanzieri riuniti nella societa Hopa spa e grazie alla finanziaria lussemburghese Bell, con una banca americana a fare da garante. Nell'operazione furono coinvolti tra gli altri Emilio Gnutti, nonché Giovanni Consorte, ex numero uno di Unipol. Si dimetterà nel 2001 in quanto contrario alla scelta di Bell di vendere Telecom a Marco Tronchetti Provera e la Pirelli.

Attraverso due società di holding e di investimento acquisisce la IMMSI nel 2002, quindi l'anno successivo acquista attraverso la IMMSI la Piaggio con un'operazione di leveraged buyout, quando l'azienda aveva indebitamento di 557 milioni di euro; riesce quindi a rilanciare l'azienda e nel 2006 la porta in Borsa.

Nel 2008 è anche protagonista, sempre attraverso IMMSI, dell'acquisto da parte di CAI - Compagnia Aerea Italiana del 51% di Alitalia, diventando uno dei "capitani coraggiosi" che salvano la compagnia nazionale dopo lo stop di Berlusconi alal vendita ad Air France per salvaguardare l'italianità. Divenne successivamente presidente delal nuova Alitalia SAI, nata nel 2015 con l'entrata di Etihad nella compagnia, ma uscì dal cda di Alitalia nel 2017.

Vita privata

Era sposato con Oretta Schiavetti dal 1969. Lascia due figli. Matteo Colaninno, classe 1970, è vicepresidente esecutivo del Gruppo Piaggio, è stato anche deputato per il Partito Democratico dalla XVI alla XVIII Legislatura, Ministro dello Sviluppo Economico nel Governo ombra del Partito Democratico dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009 e componente della direzione e responsabile economico della segreteria nazionale del Partito Democratico; nel 2019 lascia il gruppo PD per unirsi a Italia Viva. Il fratello, Michele, classe 1976, è responsabile del settore strategie e marketing del Gruppo Piaggio, amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi, e presidente di Acem.

Morto Colaninno, i commenti

Giani: "Grati per il rilancio della Piaggio"

“Ci lascia Roberto Colaninno Presidente e Ad della Piaggio. Un illuminato imprenditore che mancherà non solo alla sua famiglia ma anche ai tanti che ne hanno conosciuto le indiscusse capacità di visione e leadership” Così il presidente Eugenio Giani alla notizia della scomparsa all’età di 80 anni dell’imprenditore tra le figure di primissimo piano nel mondo dell’industria italiana. Il suo nome è legato alla Toscana e in particolare a Pontedera, per l’acquisizione di Piaggio avvenuta nel 2003, di cui era tuttora presidente e amministratore delegato.
Il gruppo sotto la sua guida dai primi anni duemila si è sviluppato notevolmente diventando il più grande costruttore europeo di scooter e moto e uno dei principali player mondiali in questo settore, senza tralasciare investimenti in robotica e in ricerca sulla mobilità del futuro.
Nella sua recente visita in Toscana, ricevuto dal presidente Giani e alla presenza del figlio Matteo Colaninno vicepresidente del Gruppo Piaggio, il presidente della Repubblica del Vietnam Vo Van Thoung aveva espresso personalmente il ringraziamento alla Toscana per l’attività della Piaggio presente in Vietnam con un importante stabilimento.
“Saremo sempre grati – ha concluso il presidente Giani- per il rilancio che ha dato ad una storica azienda con salde radici in Toscana.

Bigazzi: "Protagonista del Made in Italy"

“Abbiamo perso un grande imprenditore e manager che ha segnato la storia economica del nostro Paese. Con lui se va non solo un grande collega, ma un uomo d’impresa dotato di una straordinaria vivacità e visione internazionale, capace di intuizioni geniali e di una coraggiosa lungimiranza, che ha dato un contributo fondamentale al rilancio del Gruppo Piaggio. È’ stato un protagonista del made in Italy che porta nel mondo l’eccellenza del nostro saper fare e la bandiera del nostro paese. Di lui ricordo il nostro comune impegno nel Consiglio di amministrazione di Banca Toscana e la sua lucida capacità di analisi. Siamo vicini al dolore della famiglia”. Il presidente di Confindustria Toscana e Confindustria Firenze Maurizio Bigazzi ricorda a nome di tutti gli industriali toscani Roberto Colaninno; e al ricordo del presidente degli industriali toscani si unisce quello del presidente dell’Unione Industriale Pisana Andrea Madonna.
“Imprenditore di grandissimo profilo, un protagonista in molteplici campi dell’industria” dice Andrea Madonna presidente dell’Unione Industriali Pisana, “che ha dato un grande impulso al rilancio di tutti i marchi del Gruppo Piaggio e ha sempre creduto nel valore dell’associazionismo, dando un importante supporto anche alla crescita dell’Unione Industriale Pisana”.

Rossi: "Piaggio ancora lì, grazie a lui e alle lotte contro il trasferimento"

Enrico Rossi, già sindaco di Pontedera e poi a lungo presidente della Regione Toscana, riconosce che "la Piaggio c'è, è ancora lì, e non era affatto scontato: c'è ancora sia grazie alle lotte degli anni '90 per impedire il trasferimento, sia grazie al fatto che Roberto Colaninno è stato un imprenditore impegnato a mantenere la funzione produttiva". "I miei rapporti con lui erano buoni - spiega -, era molto franco, cordiale e diretto". Per Rossi, Colaninno "ha sempre guardato all'interesse aziendale, alla razionalizzazione, al risparmio sulle forniture e tutto questo ha avuto un prezzo che il territorio ha pagato. Però va a suo merito il fatto che la Piaggio ci sia ancora".

Tamburini (Camera di Commercio Toscana Nord Ovest): "A lui il Premio Fibonacci per la nuova vita dlela Piaggio"

È con profonda tristezza che apprendo la notizia della scomparsa di Roberto Colaninno, un uomo che ha segnato l'industria italiana con la sua determinazione, la sua visione e il suo impegno instancabile. Il suo nome evoca non solo i successi aziendali, ma anche un legame con la storia industriale del nostro paese e della città di Pontedera.

Colaninno ha intrapreso un percorso straordinario che lo ha portato a diventare una delle figure imprenditoriali più influenti del Paese. La sua leadership carismatica è stata evidente fin dal suo coinvolgimento nell'industria delle telecomunicazioni, dove ha ricoperto un ruolo di spicco in Telecom Italia. La sua capacità di guidare l'azienda attraverso il cambiamento è stato un tratto distintivo del suo modo di fare impresa.

Tuttavia, è stato il suo amore per l'innovazione e il suo desiderio di rivitalizzare l'industria delle due-tre ruote, a renderlo particolarmente caro a nel nostro territorio. Il suo nome è infatti indissolubilmente legato alla rinascita di Piaggio, l'azienda che ha plasmato la storia della mobilità del dopoguerra in Italia. Nel 2003, Colaninno ha assunto le redini dell'impresa e ha dimostrato una profonda comprensione di come rinnovare e reinventare un'azienda con radici storiche così profonde mantenendo il cuore dove questa è nata: Pontedera. Attraverso la sua guida, Piaggio è tornata a brillare producendo nuovi modelli che hanno attirato l'attenzione dei mercati nazionali e internazionali.

Un momento di particolare orgoglio è stato il conferimento, il 13 giugno 2007, del "Premio Fibonacci" da parte della Camera di Commercio di Pisa. Questo riconoscimento è stato un tributo alla sua dedizione nel portare nuova vita a Piaggio, un'azienda che ha contribuito alla storia economica della Toscana e dell'Italia.

Oggi, mentre riflettiamo sulla sua eredità, ricordiamo Roberto Colaninno come un uomo che ha abbracciato sfide complesse con spirito instancabile e forte determinazione. La sua eredità non è solo nell'ambito del lavoro, ma anche nell'ispirazione che offre alle future generazioni di imprenditori italiani.

In questo momento di lutto, vorrei estendere le mie parole di conforto alla famiglia e a coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui. La sua vita e le sue realizzazioni saranno per sempre intrecciate nella trama della storia economica e industriale dell'Italia.

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