Il Pd Toscana lancia 'La salute prima di tutto', una campagna di mobilitazione a difesa della sanità pubblica

“La salute prima di tutto”: è questo il titolo scelto dal PD Toscana per lanciare la campagna di mobilitazione sulla sanità. Un’azione ad ogni livello e con ogni interlocutore: dalla proposta di legge in Consiglio regionale a un ordine del giorno da presentare nei consigli comunali, fino ad una raccolta firme per i cittadini. Come hanno spiegato il segretario Emiliano Fossi, il capogruppo in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, il responsabile alla sanità Marco Niccolai e il portavoce del partito Diego Blasi alla conferenza di stamani, giovedì 3 agosto, è un’iniziativa che nasce a seguito del taglio del PNRR sulla sanità territoriale e dei sottofinanziamenti al Fondo Sanitario Nazionale da parte del Governo.

“Siamo molto preoccupati per le scelte che il Governo sta facendo sul piano della sanità, ma non solo – commenta Emiliano Fossi –. La nostra Regione si distingue, con orgoglio, per un modello di sanità pubblica, universalistica, di prossimità e territoriale. Un modello a rischio per le scelte scellerate, deliberate e ideologiche che il Governo sta facendo ridimensionando la spesa sanitaria nazionale. Noi non ci limitiamo a contestare questa impostazione, ma proviamo anche a costruire una mobilitazione fatta di proposte e sensibilizzazione: sin da subito porteremo nei Consigli comunali un ordine del giorno che parte da una proposta di legge del Consiglio regionale e faremo partire un’attività di informazione e raccolta firme per le persone”.

“La nostra preoccupazione – aggiunge Vincenzo Ceccarelli – parte dai dati, perché i numeri lasciano poco spazio alle opinioni. Ci viene da dire che la pandemia non ha insegnato nulla a questo Governo, visto che la prima azione fatta è stato un definanziamento del Fondo sanitario nazionale. E non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti. Dal 7% del Pil nel 2022 con il Ministro Speranza, siamo passati a un 6,2% per il 2024 e il 2025 con il Governo Meloni. Scelte incomprensibili da contrastare con tutte le nostre forze, mobilitandoci ad ogni livello. Dal Consiglio regionale siamo partiti con una proposta di legge rivolta al Parlamento in cui chiediamo che le risorse da destinare al Fondo sanitario nazionale non possano mai essere inferiori al 7,5%. Questo per mettere la sanità pubblica, che è un bene di tutti, in salvaguardia qualunque sia la maggioranza al governo”.

“È giusto che i cittadini e le cittadine sappiano cosa sta accadendo – commenta Marco Niccolai –. Prima il taglio del fondo sanitario nazionale, con le Regioni di ogni colore politico che chiedono almeno 5 miliardi di euro per la tenuta del sistema sanitario in questo anno, mentre il Governo decide di stanziarne solo 2 nel 2023. Poi il taglio del 30% delle case di comunità, degli ospedali di comunità e di altri interventi che stiamo portando avanti nei tempi stabiliti, con la revisione del Pnrr. Se la pandemia ci ha insegnato che il sistema sanitario è strategico e che la sanità territoriale è importante quanto quella ospedaliera, questo Governo sta sbagliando tutto. È per questo che scegliamo di mobilitarci”.

Proposta di legge in Consiglio regionale, ordine del giorno da presentare nei Consigli comunali e raccolta firme tra i cittadini e le cittadine: sono queste quindi le modalità attraverso cui il PD Toscana vuole agire. “La questione dell’Ordine del giorno nei consigli comunali in supporto alla proposta di legge – aggiunge Diego Blasi – è il primo atto di una modalità che il nuovo corso del PD vuole adottare nel rapporto tra partito, gruppo consiliare regionale e gruppi comunali. Ogni volta che metteremo in campo iniziative importanti e significative coinvolgeremo tutti gli amministratori e le amministratrici che, presentando atti collegati, daranno forza e supporto all’azione politica del partito. Questa campagna sulla sanità, inoltre, si inserisce in un quadro più ampio di mobilitazione, che ci ha visti muoverci su salario minimo, emergenza casa e nidi gratis”.

Fonte: PD Toscana

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