Irpet, il Consiglio regionale approva il bilancio consuntivo 2022

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato a maggioranza (favorevoli Pd, Italia viva, e contrari Lega e Fratelli d’Italia) il Bilancio consuntivo per l'esercizio 2022 dell’Irpet, l’Istituto regionale per la programmazione economica. Come ha spiegato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd) nell’illustrazione all’Aula, “il contributo principale arriva dalla Regione, al quale si affiancano altri contributi regionali, per il finanziamento di attività comuni; accanto a questo, ci sono poi i proventi delle attività che Irpet svolge a favore di soggetti terzi”. Quanto all’analisi dell’utile, “il valore della produzione si è assestato a 3milioni 454mila 964 euro, leggermente più alto del 2021 (era di 3milioni e 425mila), i costi produzione 2milioni 850mila 835 euro, (2milioni 797mila nel 2021). La differenza è di 604mila 129 euro e l’utile che se ne ricava al netto del saldo di proventi e oneri finanziari (6mila 875 euro) e delle imposte è di 477mila 282euro (era 500mila e 60 euro l’anno precedente). Il 20 per cento, pari a 95mila 456 euro, viene accantonato nel fondo di riserva a copertura di perdite future, il restante 80 per cento, pari a 381mila 826 sarà restituito alla Regione”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci, annuncia il voto contrario della Lega, “non tanto per l’attività che svolge Irpet, quanto per ciò che non fa la Giunta regionale”. Irpet ha osservato Casucci, “svolge un’importante attività di supporto alle decisioni politiche e ha spesso mostrato doti di equilibrio nelle proprie analisi. Dovrebbe rappresentare uno dei pilastri neutrali, scientifici, in grado di orientare il legislatore regionale, come organismo autonomo imparziale. Nei suoi atti di programmazione – ha spiegato il vicepresidente –, la Giunta regionale non sempre segue puntualmente le sollecitazioni che provengono dall’istituto. Auspichiamo che si strutturi in modo più continuativo il rapporto con Irpet, specialmente in un periodo di difficoltà e cambiamento economico, come questo che stiamo vivendo. Il direttore Sciclone dice che il corpo di ricerca è sottodimensionato rispetto all’attività di ricerca che l’ente svolge e c’è una questione di non adeguata remunerazione del personale, che è qualificato. Occorrerebbe dotare Irpet di risorse adeguate, noi in questo istituto crediamo”.

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